Nella lettera i fratelli Aleotti ricordano lo straordinario percorso compiuto dal padre che ha portato la Menarini dai 180 dipendenti iniziali agli attuali 13.000, con una presenza in oltre 100 paesi e un fatturato che supera i 3 miliardi di euro.
"Già da alcuni mesi- si sottolinea nella nota- nostro padre aveva cominciato a trasferire progressivamente i processi decisionali, anche strategici, a noi figli e ai Direttori Generali di Gruppo, con l’intelligenza straordinaria di creare così, a cascata, non una "One Man Company" bensì un’Azienda in grado di far crescere i suoi uomini, sviluppando una scuola che insegna con l’esempio cosa fare. Una squadra vincente."
"Una squadra -si legge ancora- che continuerà la sua totale fermezza nel proseguire in una filosofia di crescita e sviluppo solidi, lontanissimi dalle chimere della finanza e della speculazione". Una squadra in grado di affrontare e vincere le nuove sfide del mercato "nella totale indipendenza dell’Azienda".
20 settembre 2011
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