Movimento, alimentazione corretta, niente fumo e un controllo periodico. Sono pochi ma fondamentali gli accorgimenti da adottare per mantenere il proprio cuore in salute. In occasione della Giornata Mondiale del Cuore - promossa da World Heart Foundation, Conacuore, Fic e Fondazione Italiana per il Cuore e che sarà celebrata domenica 25 settembre - Guidalberto Guidi, cardiologo della clinica Fornaca di Torino e medico fiduciario della Juventus F.C. ricorda l’importanza della prevenzione per il motore del nostro corpo. “Non si deve mai smettere di fare informazione: da qui passano messaggi importanti che non solamente possono migliorare la qualità della nostra vita, ma anche ridurre le spese mediche”, ricorda il cardiologo. “Monitorare costantemente il nostro sistema cardiovascolare è il primo passo per intercettare quei fattori di rischio che, se trascurati, possono dare luogo ad eventi anche gravi”.
Le buone abitudini quotidiane passano da un stile di vita sano e attento. “Parliamo di accorgimenti molto semplici che valgono per tutti: innanzitutto non fumare perché il fumo ostruisce i vasi sanguigni e questo può favorire l’insorgere di problemi alla circolazione”, spiega Guidi. In secondo luogo, “è necessario svolgere una moderata ma costante attività fisica: meglio attività aerobica, ovvero di resistenza, che determina un aumento di volume delle cavità cardiache”. Non certo ultima, una sana alimentazione. Spiega il cardiologo: “Il regime alimentare influisce sullo stato di salute del cuore: le buone abitudini a tavola sono un’arma comune contro tutte le patologie cardiovascolari. Quindi una dieta diversificata e ricca di frutta e verdura”.
Un controllo periodico è indispensabile, in particolare dopo i 30 anni. “Il check-up cardiologico permettere di prevenire malattie cardiovascolari molto diffuse e importanti come l’ipertensione, l’infarto e l’ictus. Parliamo di un check-up che richiede un paio d’ore e consente una valutazione molto precisa dell’anatomia del cuore, dell’aorta e dei vasi carotidei che portano il sangue al cervello, permettendo una valutazione funzionale di questi preziosi organi ed è in grado di determinare con notevole precisione lo stato di salute dell’individuo e qualora si evidenziassero anomalie, indica quale indirizzo intraprendere per prevenire un evoluzione”.