I dettagli. In un deposito di circa 45 tonnellate di passata di pomodoro, prodotta in conto terzi, durante i controlli è stata evidenziata la presenza di proliferazioni batteriche all’interno di contenitori di vetro e di barattoli metallici arrugginiti.
Tali contenitori, recanti evidenti rigonfiamenti dovuti alle proliferazioni batteriche, erano anche sporchi e contaminati da escrementi di volatili. Una parte era già pronta per la commercializzazione in mercati comunitari (Grecia, Germania e Francia) ed un'altra parte era da etichettare per la successiva immissione in commercio.
Nel prosieguo dell’ispezione, i militari hanno riscontrato sconcertanti carenze igieniche in tutti i locali aziendali, per l’evidente presenza di sporcizia diffusa e rotture delle pareti e delle pavimentazioni che rendevano, nel complesso, la struttura completamente fatiscente. Tale situazione ha reso indispensabile l’intervento del personale medico e tecnico dell’Azienda USL di Latina.
L’operazione si è conclusa con la denuncia del titolare dell’azienda ed il sequestro penale dell’intero quantitativo di conserve rinvenuto sporco ed in cattivo stato di conservazione. In considerazione delle pessime condizioni igienico sanitarie in cui versava tutta la struttura, è stata disposta l’immediata sospensione di tutte le attività produttive, con conseguente chiusura dello stabilimento fino all’eliminazione delle irregolarità rilevate, ed il sequestro cautelativo sanitario di altre 51 tonnellate di prodotti finiti e semilavorati a base di pomodoro, da assoggettare ad analisi di laboratorio al fine di escludere ulteriori pericoli per la salute pubblica.
Il valore di mercato degli alimenti sottratti alla distribuzione commerciale ammonta a 140mila euro.