La specifica dell’assessore regionale alla sanità del Veneto Luca Coletto è giunta in relazione al caso della bambina di Monselice, deceduta all’Azienda Ospedaliera di Padova, forse a causa del famigerato batterio killer proveniente dalla Germania. La sindrome uremico emolitica, pur essendo una malattia non frequente, si è presentata in Italia in oltre 700 casi negli ultimi 20 anni e la sua incidenza annuale è pari allo 0,35 nuovi casi ogni 100.000 abitanti in età pediatrica per anno. A Padova i casi sono stati 71 negli ultimi 10 anni, dei quali 15 tra il 2009 e il 2011. Il tasso di mortalità si attesta tra il 3 e il 7%. “Si tratta quindi di una patologia certamente grave – aggiunge Coletto - ma non collegabile automaticamente al cosiddetto batterio killer. E’ assolutamente imprudente trarre conclusioni affrettate e soprattutto darne pubblica diffusione prima degli esiti degli esami in corso all’Iss”.
29 luglio 2011
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