Un viaggio verso la Svizzera. L'ultimo della sua vita.
Davide Trentini quando, dalla Toscana, è partito in compagnia di
Mina Welby, sapeva già che non sarebbe mai più tornato indietro: aveva scelto lui di ricoverarsi in una clinica oltre confine per ottenere l' eutanasia.
Davide da anni lottava contro la sclerosi ma, adesso, andare avanti era diventato troppo difficile. "Dolore" è questa la parola che aveva ripetuto ininterrottamente in una video-intervista pubblicata su eutanasialegale.it. "La cosa principale è il dolore. Tutti gli altri discorsi sono in più. Bisogna focalizzare l'attenzione sul dolore: io dico basta al dolore".
E così è stato, Davide quel dolore lo ha fermato, per sempre: è morto questa mattina, con l'aiuto medico, così come previsto dalla legge locale. A diffondere la notizia è stata l'associazione Luca Coscioni. Il suo tesoriere, Marco Cappato, saluta Davide su Twitter: "ciao Davide, è stato un dovere aiutarti. Sempre dalla stessa Associazione, su Facebook, arriva un altro messaggio per lui: "grazie Davide per aver reso pubblico quello che in Italia è illegale, e quindi clandestino. Grazie a Marco Cappato ed a Mina Welby per averlo reso possibile".
Davide è stato consapevole fino alla fine della sua scelta. Nell'ultimo video che lo ritrae in vita, pubblicato in rete, sorride e soprattutto lancia un messaggio di speranza: "Auguro a tutti tanta salute, tanta serenità". La stessa serenità, probabilmente, che Davide ha sperato di raggiungere attraverso questa sua scelta consapevole.