"Il 2016 sarà ricordato per tumultuose vicende politiche, per l'indurimento dell’approccio verso rifugiati e migranti e per conflitti sempre più devastanti. Ma guardando alle oltre 10.000 fotografie scattate quest'anno nei progetti di Medici Senza Frontiere in quasi 70 paesi del mondo, c’è anche altro. Sia che lo si legga nei volti frastornati delle persone soccorse nel Mediterraneo, nelle premurose cure delle madri in Nigeria, nelle disperate macerie di Aleppo o dello Yemen, nella determinazione della risposta medica di MSF in Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo o Iraq, nel 2016 ha prevalso anche un forte spirito di sopravvivenza e soccorso", così Medici senza frontiere traccia il bilancio di questo anno appena trascorso, ripercorrendolo attraverso un serie di scatti fotografici emblematici.
"In ogni immagine troverete sia una storia personale sia una storia più ampia, che racconta contesti drammatici, spesso dimenticati, e lo sforzo che da 45 anni MSF porta avanti per svolgere la propria azione - spiega l'associazione -. Un’azione che sarebbe impossibile senza le migliaia di operatori locali e internazionali che ogni anno scelgono di lavorare con MSF, senza il sostegno dei tanti donatori privati che garantiscono la nostra indipendenza finanziaria e senza il racconto quotidiano di giornalisti e fotografi che ci aiuta ad amplificare i nostri appelli e le nostre testimonianze, a beneficio di milioni di persone che spesso non avrebbero alcuna possibilità".