Condannato dalla Corte dei conti al risarcimento di 55 mila euro l’ex Dg del San Camillo
Aldo Morrone. Per i giudici contabili risulta “essere stato unico dominus nella propulsione di un inutile procedimento arbitrale tra il San Camillo e la ditta di appalto della termogestione “Cofely” S.p.a., tendente al riconoscimento dell’attribuzione in suo favore dell’aliquota dell’IVA nella misura ordinaria (20%), anziché nella misura agevolata (10% (secondo l’avvocatura interna dell’Azienda, verosimilmente anche allo scopo di assicurare all’Azienda i servizi di un ben determinato consulente, nella veste di componente del Collegio arbitrale)”.
Tutto ciò ha fatto sì che l’Azienda “San Camillo Forlanini” pagasse ngiustificatamente, a seguito dell’emanazione del lodo arbitrale richiesto, somme per € 88.176,00 (compenso degli arbitri e del segretario del Collegio arbitrale)".
“Al Morrone – si legge - , pertanto, non è da ascrivere solo una responsabilità derivante dalla qualifica apicale nella ASL, ma la più pregnante responsabilità derivante dall’aver esercitato le proprie prerogative consapevolmente disattendendo il parere tecnico scritto (secondo l’interveniente ASL anche più volte espresso in occasione di appositi tavoli di lavoro).