Truffa aggravata, abuso d’ufficio, falso ideologico e discriminazione nei confronti di un subalterno. Sarebbero questi i reati contestati dalla Procura al primario della UOC Centro ustioni e chirurgia plastica ricostruttiva dell’Ospedale Sant’Eugenio e a un dirigente dello stesso reparto, da ieri agli arresti domiciliari per assenteismo dal lavoro e interventi abusivi.
Secondo quanto riferito dall’
Ansa, le indagini avrebbero rilevato che tra il 2013 e il 2014 i due arrestati avrebbero ripetutamente "tratto in errore i responsabili dell'ufficio del personale dell'Ospedale Sant'Eugenio sul numero delle ore di lavoro effettivamente svolte, così procurandosi un ingiusto profitto consistito nella retribuzione per le ore di servizio non svolte ma falsamente attestate e quindi non dovute".
Il primario e altri due indagati, inoltre, avrebbero approfittato del loro ruolo e "avendo la disponibilità della sala operatoria piccola del Reparto di Chirurgia Plastica, se ne appropriavano utilizzando i locali, le apparecchiature e il personale Asl" per effettuare un intervento chirurgico "non presente nelle liste di prenotazione, senza espletare la procedura amministrativa richiesta, per l'esecuzione dell' intervento in regime di convenzione". Operazione, quest'ultima, che non sarebbe poi stata riportata nell'apposito registro "al fine di occultarne l'esecuzione".