16 maggio - “L’infanzia è un’opportunità, non una malattia”. Questo il messaggio lanciato dall’associazione Pensare Oltre in uno spot (guarda nella pagina interna) contro l’uso di psicofarmaci nei bambini distratti o particolarmente vivaci. Sono 40.000, secondo i dati diffusi dall’Associazione, i bambini italiani che ogni giorno assumono antidepressivi. “Pensare Oltre non disconosce gli eventuali problemi” ma evidenzia che “ogni bambino ha diritto alla libera espressione creativa” e che “l’infanzia non è un problema ‘da curare’”.
Non c’è nulla di patologico in una bambina che urla. Né in un bambino che sbaglia un’addizione o in un altro che svuota un cuscino e lascia volare le piume per tutta la stanza. Sono capricciosi, sono distratti, sono vivaci. Ma non sono malati. Sono semplicemente bambini. Questo il messaggio lanciato dall’associazione Pensare Oltre, che contro l’uso di psicofarmaci nei bambini ha realizzato uno spot.
“Se un bambino è distratto o particolarmente vivace, se non segue le direttive e si agita, oggi può essere etichettato come malato mentale e di conseguenza ‘trattato’ con psicofarmaci che ricadono nella categoria degli stupefacenti”, osserva l’associazione spiegando che solo negli Usa sono quasi 8 milioni di bambini etichettati e trattati con sostanze psicoattive. Ma il fenomeno sta crescendo anche in Italia: sono 730mila i bambini a cui è stato diagnosticato un problema mentale, afferma l’associazione citando il progetto di screening Prisma 2004. In pratica il 4% di tutti i bambini italiani. Circa 170.000 i bambini italiani che, in base alla stessa fonte, soffrirebbero della Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione. E 40.000 i bambini italiani che ogni giorno assumono antidepressivi, informa l’associazione citando i dati dell’Istituto Mario Negri di Milano.
“Pensare Oltre non disconosce gli eventuali problemi di un bambino” ma vuole evidenziare che “ogni bambino ha diritto a soluzioni appropriate, che al contempo tutelino la sua crescita, la sua salute e la sua libera espressione creativa”. Lo scopo dell'associazione è sensibilizzare la società, e anzitutto i genitori, le scuole e le istituzioni, sulla “necessità di garantire alle future generazioni un'educazione e una crescita sana” attraverso l’utilizzo di "strumenti che sono il fondamento di ogni civiltà: arte, sport, natura e didattica” e non dei farmaci. Perché “l’infanzia è un’opportunità, non una malattia”.