"Almeno 14 persone tra pazienti e staff sono rimaste uccise e ci aspettiamo che il bilancio salirà" è quanto dichiara MSF in seguito al bombardamento aereo che ha completamente distrutto un ospedale dall'organizzazione medico-umanitaria supportata. Tra le vittime 3 medici tra cui uno degli ultimi pediatri rimasti ad Aleppo.
“MSF condanna nel modo più assoluto questo vergognoso attacco, che colpisce un'altra struttura sanitaria in Siria - ha dichiarato
Muskilda Zancada, capomissione di MSF in Siria -. Questo devastante attacco ha distrutto un ospedale vitale per Aleppo, che era anche il principale centro pediatrico dell’area. Dov’è l’indignazione di chi ha il potere e il dovere di fermare questo massacro?”
MSF dona forniture mediche all’ospedale di Al Quds dal 2012 e ha costruito una stretta collaborazione professionale con il suo staff medico: “A rafforzare questa tragedia si aggiunge la dedizione e l’impegno dello staff di Al Quds, che lavorava in condizioni inimmaginabili, senza mai vacillare, dall’inizio di questo sanguinoso conflitto” continua
Zancada.
L’ospedale, dotato di 34 posti letto, forniva servizi di pronto soccorso, cure ostetriche, terapia intensiva, aveva una sala operatoria, un ambulatorio e un reparto di degenza. Vi lavoravano a tempo pieno 8 medici e 28 infermieri. Era il principale centro pediatrico della zona.
Lorenzo Proia