"Combatto da sei anni contro un tumore, a febbraio un esame ha riscontrato nuove macchie. Ho chiesto una tac addominale il 22 febbraio scorso, è stata fissata per il 20 ottobre 2017". Così
Santina Geusa racconta a
Repubblica la sua storia. La cinquantunenne di Campi Salentina, con la sua denuncia al Tribunale dei diritti del malato di Lecce, ha fatto esplodere il caso delle liste d'attesa infinite, anche per esami urgenti, nelle strutture pubbliche del Salento. Solo dopo la denuncia e diverse insistenze, l'esame è stato fissato ed eseguito lo scorso 8 marzo.
Sul caso è intervenuto lo stesso
Ministero della Salute: "Quando a chiedere l'esecuzione di una prestazione diagnostica è una persona affetta da malattia oncologica, tale richiesta assume caratteristiche di urgenza e i tempi di attesa devono essere ragionevoli, dunque brevissimi. Da notizie stampa, a Lecce la richiesta della signora Santina Geusa, malata oncologica, è stata invece trattata come una richiesta ordinaria. Un caso sul quale, in attesa anche della relazione sui fatti della Regione Puglia, dovrà fare chiarezza la task force del ministero della Salute, convocata per domani dal ministro Beatrice Lorenzin. Carabinieri del Nas, esperti di Agenas e tecnici nominati da Ministero e Regioni acquisiranno tutti gli elementi denunciati dalla signora Santina Geusa, che ha dichiarato di avere richiesto nel febbraio scorso una Tac, fissata dall'Azienda di Lecce a ottobre 2017. La circostanza che, solo dopo le insistenze della paziente, secondo quanto da lei stessa dichiarato, l'esame sia stato fissato e infine eseguito l'8 marzo scorso, non rende meno urgente un'istruttoria rigorosa che faccia piena luce sul caso".