In Italia, a soffrirne è oltre il 20% della popolazione, e fino al 50% degli over 65. Volontari preparati ascolteranno i bisogni dei pazienti, informandoli sulle possibili terapie e sulle strutture specializzate alle quali potersi rivolgere.
Le sindromi dolorose possono derivare da svariate patologie e condizioni cliniche, e possono colpire chiunque, sia bambini che anziani. “Quando il dolore diventa persistente nel tempo – ha spiegato Paolo Notaro, presidente dell'Onlus e responsabile della Struttura di terapia del dolore dell'ospedale Niguarda di Milano - instaura un circolo vizioso di depressione, ansia e altri disturbi emotivi, diventando una vera e propria malattia con un pesante impatto sulla vita di relazione e sugli aspetti psicologici e sociali della persona”.
Il dolore, va quindi trattato proprio come una malattia, “necessita di un approccio mentale, culturale, tecnologico e professionale specifico e dedicato”, ha precisato l’esperto. L’attuale quadro della realtà italiana, e le innumerevoli richieste di aiuto che Nopain riceve quotidianamente, hanno reso chiaro che, nonostante la recente approvazione di una legislazione specifica (Legge 38/2010), “l'applicazione dei suoi principi richiederà purtroppo ancora tempi lunghi – ha concluso l’associazione - e necessiteranno adeguate risorse al fine di attuare una rete di assistenza algologica standardizzata e omogenea a livello nazionale per la cura del dolore cronico, differenziandola dalle cure palliative sia in termini organizzativi, strutturali che di competenze”.
G.R.