La dieta mediterranea italiana di riferimento di Nicotera sarà la protagonista di un evento organizzato il prossimo 28 settembre all’Expo di Milano. In un incontro, realizzato nell’ottica di una collaborazione tra la Regione Calabria, l’Istituto Nazionale per la Dieta Mediterranea e la Nutrigenomica (Indim) e la Sezione di Nutrizione clinica e Nutrigenomica dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata, si analizzeranno tutte le valenze positive della dieta mediterranea italiana di riferimento, nei suoi vari contenuti scientifici e storico-culturali.
Base di riflessione dell’evento è che questa dieta, non solo è un modello alimentare ecosostenibile, ma è anche un modo di alimentarsi dagli accertati valori salutari e uno stile di vita improntato all’insegna della semplicità e della convivialità.
A dialogare di tematiche nutrizionali e storico-culturali della dieta mediterranea, saranno personalità di rilievo del mondo accademico, scientifico-culturale ed istituzionale, tra questi il viceministro delle Politiche Agricole,
Andrea Olivero, il presidente della Regione Calabria
Mario Oliverio, fino ad esperti del settore quali Antonino De Lorenzo del Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell'Università di Tor Vergata, e
Adalberta Alberti Fidanza dell'Istituto nazionale per la dieta mediterranea e la nutrigenomica.
La dieta mediterranea è un modello nutrizionale dal comprovato valore salutistico ed etico, tanto che dal 2010 si è visto attribuire l’ambìto riconoscimento di patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco .Il ruolo preventivo della Dieta Mediterranea sulle malattie cronico degenerative era stato evidenziato nel ‘57 dallo Studio Cooperativo Internazionale di Epidemiologia della Cardiopatia Coronarica (Seven Country Study), successivamente confermato dagli studi negli anni ’60- ‘90 del Prof. A. Fidanza e negli anni ’90-2010 del Prof. A. De Lorenzo, svoltosi in quegli anni nella città di Nicotera (Vibo Valentia). Proprio il comune di Nicotera (VV) è entrato nella storia della ricerca nutrizionale nazionale ed internazionale in quanto è stato la sede dello studio pilota del Seven Country study.