Il medico siciliano 50enne che ha contratto il viruso dell'Ebola durante la sua prima missione con Emergency in Sierra Leone, è atterrato all'aeroporto militare di Pratica di Mare a bordo di un velivolo dell'Aeronautica Militare. Assistito da un team di medici, ha viaggiato in una speciale barella chiusa impiegata per il trasporto via aerea di persone colpite da patologie infettive contagiose. Una volta atterrato, è stato preso in carica da un'ambulanza appositamente equipaggiata per il biocontenimento e trasportato all'Ospedale Spallanzani di Roma.
"Tutta l'operazione si è svolta come pianificato e secondo le procedure per le quali siamo addestrati ad operare - ha riferito il colonnello
Roberto Biselli del team di biocontenimento dell'Aeronautica militare -. In ogni momento è stato possibile assistere, in condizioni di massima sicurezza, il paziente, che è risultato tranquillo lungo tutta la rotta".
Una volta allo Spallanzani, hanno riferito i medici dell'istituto in una conferenza stampa "ha iniziato un trattamento antivirale specifico con farmaco non registrato, autorizzato con ordinanza dall'Aifa, su indicazione del ministro della Salute". E' il primo paziente italiano infettato dal virus. Il medico ''presenta condizioni stabili. E' vigile e collaborante'' pur avendo la febbre, hanno aggiunto i medici dello Spallanzani.
Alle 13.30 è stato poi diffuso dallo Spallani il
primo bollettino medico:
"Paziente maschio, medico italiano appena arrivato in Italia dalla Sierra Leone con trasporto in alto biocontenimento effettuato dall’ Aereonautica Militare italiana. La gestione del trasporto è stata effettuata secondo i protocolli previsti. Il paziente è stato monitorizzato durante tutto il trasporto aereo durato 6 ore, senza nessuna criticità.
Alla partenza dalla Sierra Leone il paziente presentava condizioni di stabilità clinica.
Al momento della presa in carico da parte dei medici dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani le condizioni permanevano stabili.
Nulla di rilevante in anamnesi patologica remota, riferita familiarità cardio ipertensiva.
Riferisce da giovedì 20 novembre unico episodio di vomito e diarrea senza presenza di sangue, associato ad astenia e febbricola.
Domenica 23 novembre è comparsa febbre (38.5° C), regredita dopo assunzione di antipiretici.
Oggi al ricovero era vigile, collaborante, deambulante e autonomo.
Ha presentato febbre associata a brivido, malessere generale con iperemia congiuntivale, fegato e milza nella norma, torace senza rumori patologici.
Non presenta segni di disidratazione cutanea.
Ha iniziato trattamento antivirale specifico con farmaco non registrato, autorizzato con ordinanza da Aifa, su indicazione del Ministro della Salute".