10 novembre - In un workshop saranno illustrati domani a Roma i risultati della ricerca, elaborata dall’Agenas, che ha coinvolto nella sperimentazione del modello di rilevazione quattro Regioni (Lombardia, Marche, Sicilia, Umbria). Bevere: "La ricerca di Agenas potrà rivelarsi uno strumento utile ai fini del monitoraggio della medicina difensiva, un tema che mina la sostenibilità del Ssn”.
“Medicina difensiva – Sperimentazione di un modello per la valutazione della sua diffusione e del relativo impatto economico”, è il tema del workshop organizzato da Agenas che si terrà domani, 11 novembre alle ore 9.30, a Roma, presso il Palazzo Santa Chiara.
In occasione del convegno saranno illustrati i risultati della ricerca, elaborata dall’Agenas, che ha coinvolto nella sperimentazione del modello di rilevazione quattro Regioni (Lombardia, Marche, Sicilia, Umbria).
“Con questo progetto - dichiara Francesco Bevere, Direttore generale dell’Agenas - l’Agenzia affronta un tema controverso, di grande attualità, quello della medicina difensiva, approntando strumenti validi alla valutazione del fenomeno in tutte le sue sfaccettature: dai fattori economici, alle cause legate essenzialmente ad una legislazione non sempre favorevole per i medici, agli aspetti emotivi del professionista sanitario. Basti pensare che non solo l’impatto economico generale della medicina difensiva è stimato in circa 9-10 miliardi di euro, con una ricaduta di 165 euro sul totale di 1847 euro di spesa nazionale pro capite, ma anche che questo aspetto della medicina costituisce un grave sintomo del profondo “malessere”, ampiamente diffuso tra i medici italiani, che genera gravi conseguenze sulla qualità e la sicurezza delle cure e delle organizzazioni. Anche in questa occasione, la ricerca di Agenas potrà rivelarsi uno strumento utile ai fini del monitoraggio della medicina difensiva, un tema che mina la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale”.
10 novembre 2014
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