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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Cronache

Test medicina. Udu e Rete degli studenti vincono maxi ricorso al Tar. Oltre 2000 ricorrenti ammessi

immagine 19 luglio - I giudici amministrativi del Lazio hanno dato ragione agli studenti stabilendo l'ammissione in sovrannumero dei ricorrenti provenienti da Bari, Tor Vergata, Napoli, Salerno e tante altre parti d’Italia. La richiesta è semplice: "Adesso il Ministro deve cambiare le regole di un gioco truccato".
“Oggi è un grande giornata piena di sole per gli studenti italiani, il Tar ha dichiarato che il concorso di medicina 2014/15 è illegittimo, e ha stabilito l’ammissione in sovrannumero di tutti i ricorrenti patrocinati dagli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia”. Queste le dichiarazioni di Gianluca Scuccimarra, Coordinatore dell’Unione degli Universitari.

“Oggi abbiamo fatto entrare più di 2000 ricorrenti provenienti da Bari, Tor Vergata, Napoli, Salerno e tante altre parti d’Italia. Serve altro per dimostrare l’inefficacia di questo metodo di selezione degli studenti? Abbiamo fin da subito criticato tale sistema, e oggi raccogliamo i frutti di tanti anni di proteste e denunce”.
“Il Tar del Lazio oggi ha accolto i maxi ricorsi che abbiamo presentato lo scorso maggio insieme all’Udu - ha raccontato Alberto Irone, portavoce della Rete degli studenti medi -. Siamo partiti dal caso di Bari, quattro plichi mancanti e non uno come avevano precedentemente detto, che hanno alterato la par condicio del concorso; da lì è partita la fuga di notizie e grazie al codice del compito e al vizio dell’anonimato vi è stata una fuga di notizie e un cocktail micidiale che ha inciso su una graduatoria nazionale”.

“Adesso, dopo oltre 2000 ricorrenti, il Ministro deve cambiare le regole di un gioco truccato, e le deve cambiare con le vittime di questi anni, ovvero gli studenti - ha concluso Gianluca Scuccimarra - per questo chiediamo una risposta immediata sia al Capo del Governo Renzi, che al il ministro Giannini. Oggi si è chiusa un’epoca, caratterizzata dal numero chiuso, ed è necessario aprire una nuova fase dell’università italiana che elimini i test d’ingresso e il numero chiuso”. 
19 luglio 2014
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