I Nas di Firenze, coordinati dalla procura di Arezzo, hanno sequestrato 30 tonnellate di calamari, seppie, moscardini e polpi in due ditte di Arezzo. I prodorri venivano venduti come pesce fresco attraverso la grande distribuzione, ma si trattava di prodotto surgelato, trattato con una sostanza chimica a base di perossido di idrogeno, vietatz dal Ministero della Salute. I due titolari dell'azienda Ittica Etruria di Arezzo e un veterinario della Asl che non avrebbe controllato, sono stati denunciati per frode in commercio, somministrazione di alimenti nocivi e impiego di additivi chimici non consentiti.
Nel dettaglio, il prodotto veniva acquistato presso una ditta di Sant'Arcangelo di Romagna che non lo inviava in Toscana ma a Barcellona, classificandolo come surgelato. Dalla ditta spagnola il pesce era inviato ad Arezzo, questa volta come fresco. Una volta alla Ittica Etruria, si scongelava il pesce e si impiegava il "Whitech 2", a base di acido citrico, acido fosforico e soprattutto perossido di idrogeno per dargli lucentezza e farlo sembrare pescato da poco. I carabinieri hanno sequestrato 64 taniche da 25 chili ciascuna di questo prodotto. Il pesce veniva poi venduto alla Unicoop Firenze e all'Esselunga e quindi finiva in decine di supermercati. Le indagini dei Nas si stanno ora concentrando sui responsabili della grande distribuzione, per capire se fossero al corrente dei meccanismi illeciti utilizzati dai titolari della Ittica Etruria.
5 maggio 2014
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