Tre italiani su 10 sono convinti di non dormire bene. Le donne, i lavoratori autonomi, i membri di famiglie numerose, i separati e divorziati sono le categorie più colpite dal fenomeno. Mentre le cause ritenute più frequentemente responsabili del cattivo sonno sono i problemi di salute e alcuni aspetti legati allo stile di vita (entrambi al 51%), le preoccupazioni (44%) e i disturbi esterni (25%).Sono questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca Philips Index, che hanno rappresentato il tema portante su cui si sono confrontati gli esperti nel corso della tavola rotonda “L’importanza del sonno per la salute e il benessere: la consapevolezza dei suoi disturbi come premessa per la soluzione”. L’evento si inserisce all’interno di “Health&Wellbeing: la via che porta al benessere”, che comprende una serie appuntamenti dedicati alla salute e al miglioramento della qualità della vita.
“Sicuramente è molto alta la percentuale delle persone che riferiscono di dormire poco o non bene, ma bisogna ricordare che questa percentuale include anche una parte di soggetti che non sono veri insonni, ma individui privati di sonno (“potrei dormire, ma devo o voglio far altro”), come pure individui affetti da misperception insonnia”, ha dichiarato Luigi Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell'Ospedale San Raffaele di Milano e responsabile europeo dell’Associazione Mondiale di Medicina del Sonno. “Questo disturbo è caratterizzato dal fatto che il paziente è convinto di non dormire, ma in realtà, se registrato con la polisonnografia, si osserva un sonno sostanzialmente normale o quasi. Anche strategie non farmacologiche (dal cambiare stile di vita alla terapia cognitivo - comportamentale) possono dare un contributo importante nell’ottenere un buon sonno”.
Che sia reale o presunta, l’insonnia ha comunque effetti tangibili sulla salute e sulla qualità di vita. Secondo la ricerca Philips il 61 per cento di quanti ritengono di dormire male percepisce l’impatto negativo sulla salute fisica e mentale e il 57 per cento sulle prestazioni professionali. Il 57 per cento inoltre riporta conseguenze sulla propria vita familiare e il 46 per cento conferma un peggioramento delle relazioni interpersonali.
“La ricerca offre una ulteriore conferma dell’importanza del sonno per la salute degli individui”, ha dichiarato Alberto Vago, responsabile Business Line Home Healthcare Solutions Philips. “Abbiamo oggi il piacere di annunciare la nascita di una nuova area di ricerca all’interno del nostro Experience Lab, per offrire una metodologia unica di studio sull’impatto che l’ambiente circostante ha sulla qualità del sonno, con l’obiettivo di testare nuove soluzioni non farmacologiche per migliorarlo”.