Farmafactoring, uno dei principali operatori finanziari italiani nel settore della Pubblica Amministrazione, e in particolare della sanità, diventa Banca. La società ha infatti ottenuto l’autorizzazione della Banca d’Italia a trasformarsi in istituto di credito assumendo la nuova denominazione di Banca Farmafactoring.
Si tratta di una novità importante nella vita ormai quasi trentennale di Farmafactoring, e giunge a coronamento di un bilancio che si è appena chiuso con un utile netto di 56,4 milioni di euro, il più alto della storia dell’azienda, in aumento di quasi il 40% rispetto a quello del 2011. Il giro d’affari della società ha superato i 151 milioni di euro.
“La trasformazione in banca – ha dichiarato l’amministratore delegato di Farmafactoring,
Marco Rabuffi – rappresenta un’opportunità unica per proseguire il percorso di crescita a servizio dei clienti, degli azionisti e delle istituzioni che operano nel settore sanitario. Grazie a questo cambiamento, infatti, Banca Farmafactoring potrà accrescere le sue possibilità di funding, ampliare il suo campo d’azione, cogliere nuove opportunità di crescita in Italia e all’estero. Il tutto con un unico obiettivo: quello di migliorare i propri servizi, rafforzare ulteriormente la propria affidabilità, affermare ancora di più la sua ormai consolidata storia di partner efficiente e competitivo tra gli operatori del Servizio sanitario nazionale”.
La trasformazione di Farmafactoring in banca sarà accompagnata da un cambiamento di logo e da una campagna pubblicitaria.
Farmafactoring è presieduta da
Salvatore Messina, per molti anni responsabile della sede milanese della Banca d’Italia. La Società opera nella gestione e nello smobilizzo dei crediti verso aziende sanitarie locali e ospedali ed è controllata da FF Holding, di proprietà, per il 92%, dei fondi di private equity Apax Partners. Tra gli altri soci vi sono anche Bracco, Mediolanum Farmaceutici, Merck Serono, Molteni.