Intercettati nei soli depositi postali di Milano e Roma oltre 10.000 unità tra compresse, capsule e fiale importate illegalmente in Italia. Sono i risultati italiani dell’operazione internazionale Impact, coordinata da una task force “Impact Italia” con la collaborazione dei Nas e del personale ispettivo dell’Aifa e dell’Agenzia delle Dogane. A questo si aggiunge il sequestro di 19.000 unità di farmaci e l’arresto di 5 persone ritenute responsabili di ricettazione, importazione e vendita su internet di medicinali irregolari o contraffatti, come emerso da una seconda indagine condotta dai Carabinieri del Reparto Analisi del Comando Tutela Salute, in collaborazione con il Nas di Catania.
I dati sono stati forniti oggi dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. La prima indagine, spiega il comunicato, è avvenuta nell’ambito del progetto “Pangea III: International Internet week of action”, coordinato congiuntamente da Interpol e dalla task force dell’Oms denominata Impact (International Medical Product Anti Counterfeiting Taskforce) in collaborazione con Forze di Polizia, Dogane ed Agenzie Regolatorie del farmaco di 43 Paesi per fermare il fenomeno del commercio illegale di farmaci nel mondo.
A livello nazionale, l’attività è stata realizzata dalla task force Impact Italia ed ha visto collaborare sinergicamente i Carabinieri del Nas di Milano e Roma, personale ispettivo dell’ Agenzia Italiana del Farmaco e dell’Agenzia delle Dogane. Le operazioni hanno portato all’ispezione, nei soli depositi postali di Milano e Roma, di oltre 140 pacchi irregolari, 44 dei quali sono stati sottoposti a sequestro e campionamento per le analisi di laboratorio, intercettando oltre 10.000 unità tra compresse, capsule e fiale importate illegalmente in Italia.
L’altra indagine, tutt’ora in atto, denominata “Farmastore”, è stata invece condotta dai Carabinieri del Reparto Analisi del Comando Tutela Salute, in collaborazione con il Nas di Catania, ed ha inoltre portato all’arresto di 5 persone ritenute responsabili di ricettazione, importazione e vendita di farmaci irregolari o contraffatti, privi di autorizzazione e pericolosi per la salute, tutti commercializzati mediante internet.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania ha permesso di far emergere un collaudato sistema di distribuzione che prevedeva prenotazioni on-line di farmaci (life-style, disfunzione erettile, anabolizzanti) provenienti dall’Est Europa (Romania e Moldavia) e da paesi extracomunitari (India) e consegna dei farmaci a mezzo di pacchi postali.
Durante l’indagine “Farmastore” sono state intercettate oltre 30 spedizioni, sequestrate oltre 19.000 compresse e 500 fiale di medicinali tutti provenienti dal mercato illegale estero.