Sospeso anche per il 2013 il pagamento del contributo annuale al Sistri, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi. Lo ha annunciato con un comunicato il ministero dell'Ambiente, anticipando anche l’imminente pubblicazione di un decreto destinato a rimettere in funzione la macchina organizzativa del Sistema, ferma dal 2011. Nella nota il dicastero ha fornito già un’indicazione delle tappe che ne scandiranno il passaggio a regime: le imprese che producono rifiuti pericolosi e hanno più di dieci dipendenti dovranno adeguarsi alle procedure dal 1 ottobre di quest’anno, le altre dal 3 marzo del 2014. La maggior parte delle farmacie rientrerà nel secondo scaglione ma anche nel primo se ne conta un buon numero: sono quelle che, oltre al personale eccedente la decina, gestiscono tra gli scaduti farmaci citotossici o citostatici e smaltiscono rifiuti da autodiagnosi o altri materiali pericolosi.
Nel comunicato il Ministero ha anche rassicurato sul percorso di avvicinamento alle due scadenze. Come si ricorderà, infatti, prima che il Sistri fosse messo in 'stand-by', Confcommercio e le altre associazioni d’imprese avevano avanzato forti dubbi sull’operatività del Sistri (sulla scorta di alcuni test che dimostravano l’incapacità del sistema informatico a gestire i dati anche solo di un gruppo ristretto di operatori). Per tranquillizzare, il Ministero ha promesso ora di anticipare la doppia scadenza con "procedure di verifica" da condurre in collaborazione con le imprese, al fine di "eliminare le pesantezze burocratiche e amministrative" e collaudare la macchina. In particolare, dal 30 aprile al 30 settembre verranno effettuati test con le aziende che entreranno nel Sistri da ottobre, 30 settembre al 28 febbraio 2014 con le altre.
Le imprese che trattano rifiuti non pericolosi potranno utilizzare il Sistri su base volontaria dal 1 ottobre prossimo.