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QS Edizioni - domenica 24 novembre 2024

Cronache

Medici di famiglia contro Grillo: “Sparla senza saper di cosa parla”

immagine 17 gennaio - Il leader del Movimento a 5 Stelle lo scorso 11 gennaio a Repubblica Tv aveva attaccato i medici di base: “Guadagnano più dei chirurghi. Vi sembra normale?”. E poi ha proposto di farli lavorare all’interno dell’ospedale per arginare le emergenze. Secca la replica dello Snami: “Dimostra di non aver consultato nemmeno un “Bignami” sulla medicina di famiglia.
Lo Snami reagisce con forza alle parole pronunciate da Beppe Grillo su Repubblica Tv lo scorso 11 gennaio in cui il leader del Movimento 5 Stelle si chiedeva per se fosse normale che un medico di famiglia guadagni più di un chirurgo e ha proposto che per affrontare l’emergenza nei Pronto soccorso i medici di famiglia dovrebbero lavorare all’interno dell’ospedale e non nel loro studio.

Dura la replica del presidente del sindacato Angelo Testa: “Francamente non ci fa più neanche ridere, figuriamoci la credibilità che gli diamo per la sua competenza sul sistema sanitario nazionale”. “Il Medico di Famiglia ed il Chirurgo – prosegue la nota - sono due professionisti della Sanità che svolgono due distinte attività specialistiche con la stessa laurea, con diverso titolo specialistico, e con pari dignità. Il confronto su chi guadagna di più, fermo restando che non è affatto vero che un Medico di Famiglia guadagni più di un Chirurgo, è sterile e del tutto afinalistico. Sia l’uno che l’altro si trovano a lavorare con mezzi insufficienti ed a fronteggiare richieste spesso improprie, dovute all’incapacità, se non alla mancanza di volontà, da parte dei politici, di educare i cittadini ad usufruire correttamente del Servizio Sanitario, oltre che con risorse economiche insufficienti in un clima di enormi sprechi ed abusi in cui certa politica ha sguazzato alla grande. La mia domanda che è anche quella di migliaia di Medici, è questa: Vi sembra normale che un politico o un comico guadagnino decine di volte più di un Chirurgo e di un Medico di Famiglia messi insieme?”.
“È spontaneo chiedersi quale Medico – conclude Testa - , in qualsiasi branca eserciti, possa dare fiducia a chi esprime vaneggiamenti mediatici di questa portata per i quali lo Snami gli consegna il premio “Politico di razza”, essendosi manifestato non dissimile da tanti altri politici che lui stesso critica, accomunato dalla stessa “disciplina olimpionica” di denigrare il sistema sanitario nazionale ed i suoi operatori, perché questo fa audience, dimostrando di non aver neanche consultato un Bignamino sulla materia di cui si esternano le presunte deficienze. Oltre ciò, ovviamente, un posto d'onore a  chi sparla senza sapere di che cosa parla”.
 
 
“Avevo una simpatia per Grillo, magari dettata dalla disistima per gli altri politici e per una certa sfrontatezza verso il potere - dice Domenico Salvago, addetto stampa nazionale dello Snami - ma dopo aver sentito questa intervista devo riconoscere che Grillo vince alla grande la prova del confronto con l'uomo qualunque degli anni 40 il cui simbolo era il poveraccio che scriveva sui muri “abbasso tutti” e che giocava su un umorismo spicciolo che faceva presa sugli scontenti”.
 
“Altra prova che Grillo farebbe meglio a tornare in fretta al teatro – specifica Salvatore Santacroce, Vicesegretario nazionale Snami - è la sua affermazione in base alla quale i Medici di Famiglia, invece di avere lo studio in periferia, dovrebbero svolgere la loro attività all’interno dell’ospedale, in modo da far fronte all’80% dei pazienti che si recano in pronto soccorso per “piccole cose”. Quindi, secondo il comico che non riesce neanche a far ridere, i Medici di Famiglia dovrebbero chiudere gli studi periferici, presidio sanitario attualmente più capillare in Italia, creando disagio a chi usufruisce correttamente del servizio sanitario recandosi in studio, per favorire chi si reca in pronto soccorso per casi non urgenti che potrebbero essere gestiti nello studio del Medico di Famiglia”.
17 gennaio 2013
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