Biotestamento, 38 persone al giorno cercano informazioni dall’Associazione Coscioni
31 gennaio - Le telefonate al numero gratuito bianco 0699314409 e le mail all’associazione sono state 13.977 in un anno. Gallo e Cappato: “Mai nessuna campagna informativa istituzionale, nonostante l’interesse crescente da parte della popolazione. Il Ministro Schillaci e i Governatori pongano fine al boicottaggio”. Torna la campagna “Maramiao perché sei morto”, doppiato da Giobbe Covatta.
“In 6 anni dall’entrata in vigore della legge non c’è stata nessuna campagna informativa istituzionale. La legge sul testamento biologico è in vigore dal 31 gennaio 2018, ma del diritto di depositare le disposizioni anticipate di trattamento ne sono a conoscenza solo 5 italiani su mille (dati 2022). Nessuna pubblicità, né sui media, né all’interno delle strutture sanitarie o nelle Asl, e nemmeno negli studi dei medici di base”. A denunciarlo è l’Associazione Luca Coscioni, spiegando come siano state 13.977 le richieste di informazioni sul fine vita ricevute tramite il numero bianco gratuito (0699313409) coordinato dalla compagna di Dj Fabo Valeria Imbrogno e le email dirette all’Associazione Luca Coscioni. “Si tratta di una media di 38 richieste al giorno con un aumento del 23,8% in confronto ai 12 mesi precedenti”.
Nel dettaglio 2470 richieste hanno riguardato eutanasia e suicidio medicalmente assistito (circa 7 richieste al giorno, +16,7% rispetto all’anno precedente) e 782 richieste di informazioni rispetto all’interruzione delle terapie e alla sedazione palliativa profonda (circa 2 richieste al giorno, +35,5% rispetto l’anno precedente). Informazioni riguardanti le procedure italiane o contatti con le strutture svizzere per il percorso di morte volontaria medicalmente assistita sono state fornite a 533 persone (51% donne, 49% uomini).
Per questo Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, chiedono nuovamente al Ministro della Salute Orazio Schillaci e tutti i Presidenti delle Regioni aggiornamenti sulla campagna indirizzata alla popolazione e prevista dalla legge, ma mai realizzata. “Non solo sul cosiddetto suicidio assistito il Ministero della Salute e le Regioni si nascondono per non riconoscere un diritto legalizzato dalla Corte costituzionale, ma sul testamento biologico riescono a fare ancora peggio: la legge esiste ma non c’è stata alcuna campagna istituzionale” dichiarano in una nota Gallo e Cappato.
“Abbiamo più volte e invano chiesto spiegazioni al Ministro Schillaci e ai Presidenti delle Regioni. Anche in questo caso continuiamo a sostituirci allo Stato, attraverso il NUMERO BIANCO 0699313409, cui rispondiamo fornendo informazioni sul fine vita ogni giorno a circa 7 italiani, e nel 2023 con un investimento di 30.000 euro in azioni di comunicazione sulla promozione del biotestamento, una campagna continuativa e sempre in corso. Intanto è partita la nostra nuova indagine che, nuovamente, riguarderà i 7.896 Comuni italiani. Un primo invio, cui ne seguiranno altri in tutta Italia nelle prossime settimane, ha riguardato 1.021 Comuni tra Abruzzo, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria”.
“I dati – concludono Gallo e Cappato - al momento sono confortanti, da questi primi rilevamenti emerge che nel 2023 sono state depositate il 61% di DAT in più rispetto allo scorso anno, sinonimo di interesse al tema da parte della popolazione. In assenza di una Relazione annuale che il Ministero deve presentare al Parlamento sull’andamento della legge, questo al momento in Italia è l’unico modo per conoscere i dati sui depositi ufficiali”.
Intanto l'associazione coscioni rilancia il video “Maramiao perché sei morto - Il biotestamento spiegato agli adulti”, con la partecipazione, come voce narrante, di Giobbe Covatta.