I carabinieri del Nas di Catania, in collaborazione con i loro colleghi di Palermo, Catanzaro, Ragusa e del Comando provinciale di Messina, hanno svolto un’accurata ispezione presso i locali dell’Ospedale G. Martino di Messina, al centro dell’attenzione per i noti fatti avvenuti nel reparto di Ginecologia e Ostetricia.
I militari dell’Arma, incaricati dell’ispezione dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, hanno, come si legge nel loro comunicato, rilevato come la struttura fosse “interessata da carenze igienico-sanitarie, strutturali e tecnico impiantistiche tali da costituire pericolo per la salute dei degenti e del personale”. È stata riscontrata la violazione delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e di degenza ma anche la “presenza di farmaci accantonati nelle corsie dei vari reparti” oltre al “mancato rispetto dei percorsi sporco/pulito”.
Tra le non poche segnalazioni dei Nas va ricordata quella relativa a una delle tre sale operatorie del reparto di chirurgia vascolare, “interessata da carenze strutturali, di personale ed igienico-sanitarie” tali da indurre la Direzione sanitaria del nosocomio alla chiusura della stessa sala operatoria. Ma non basta: presso il pronto soccorso pediatrico sono state trovare 50 confezioni di farmaci (non salvavita) scaduti di validità da circa due anni oltre ad altre carenze igienico-sanitarie e strutturali dovute soprattutto a lavori edili in corso (calcinacci e polvere). Nell’area UTIC (quelli di Terapia Intensiva Coronarica) è stata rinvenuta la carcassa di un pipistrello ricoperta di ragnatele.
Proseguendo nel loro lavoro i Carabinieri hanno poi evidenziato come uno dei locali dell’area farmacia, adibito a deposito di farmaci e dispositivi medici, fosse ugualmente carente sotto il profilo delle necessarie tutele igienico-sanitarie e strutturali; inoltre erano presenti rifiuti speciali (toner e mercurio estremamente pericolosi per la salute pubblica). Il locale è stato posto sotto sequestro ma sarà comunque possibile accedervi parzialmente in considerazione della presenza di medicinali utilizzabili.
Questa prima fase dell’ispezione – che proseguirà nei giorni a venire – ha poi evidenziato il degrado dei corridoi seminterrati di collegamento tra i vari reparti (nei quali transitano anche i degenti) dovuto alla presenza di “detriti, immondizia e materiali in disuso, nonché diffuse perdite d’acqua dalle tubazioni”. A questo va aggiunto il mancato controllo del registro di entrata e di uscita dei medicinali stupefacenti del Reparto di Chirurgia generale a indirizzo oncologico che non era stato aggiornato da tempo: un’infrazione per la quale sono state denunciate in stato di liberta
due persone.