Si rifiutano di fargli donare il sangue perché familiare convivente (non partner) di una persona sieropositiva. “Un’ingiusta discriminazione” che la Lega italiana per la lotta contro l'Aids (Lila) spiega di aver segnalato all'Avis quattro mesi fa, ma dall’Associazione dei volontari del sangue non è arriva risposta. Nel frattempo il Centro Nazionale Sangue, su richiesta della Lila, ha espresso il parere - positivo - rispetto alle donazioni di sangue da parte di persone conviventi con familiari Hiv positivi. La Lila “ritiene inaccettabile che l'Avis sostenga contro ogni evidenza scientifica che la mera convivenza e vicinanza con una persona sieropositiva sia fattore di rischio” ed ha scritto al ministro della Salute Ferruccio Fazio per chiedere un intervento “affinché a Brescia abbia fine questa inaccettabile posizione discriminatoria”. Chiesto inoltre al ministro di “avviare accertamenti che tendano ad escludere che linee guida non aderenti con l'evidenza scientifica e coi Decreti di Legge siano applicati anche altrove”.