10 giugno -
“L’azione di contrasto alla contraffazione e alle frodi agroalimentari deve necessariamente inasprirsi, per tutelare il ‘Made in Italy’ agroalimentare, ma allo stesso tempo per garantire il diritto alla salute dei cittadini italiani”. Questo il commento del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) e dei suoi colleghi 5 Stelle della Commissione Agricoltura, a seguito dell’indagine “Lio”, condotta dai Nas di Perugia che ha interessato 21 province di 12 regioni, da nord a sud, e relativa all’illecita commercializzazione di bovini infetti, con marchi auricolari contraffatti e dichiarati falsamente di razza pregiata.
I parlamentari M5S hanno presentato una interrogazione parlamentare alla Camera per chiedere “lumi” al
Ministro Martina (Agricoltura) ed al Ministro Lorenzin (Salute).
“Spacciare per carne pregiata, anche di razza chianina, quella di bovini meticci e soprattutto infetti da patologie potenzialmente pericolose anche per l’uomo – aggiunge L’Abbate –. Si tratta di un reato gravissimo che oltre ad essere represso, come efficacemente fatto dai Nas di Perugia in questa ed in altre occasioni, deve essere fermato all’origine, mettendo in campo azioni di prevenzione e controlli più stringenti. A questo punto – continua L’Abbate – attendiamo fiduciosi l’inizio delle attività della Commissione d’Inchiesta sulla Contraffazione Agroalimentare, così da poter dare il nostro contributo ad un’azione che si rende sempre più urgente alla luce degli episodi di cronaca delle ultime settimane. Lavori non ancora incominciati a causa del mancato accordo sulle poltrone da parte della maggioranza: chiederei all’Onorevole Mongiello, che nei giorni scorsi ha sottolineato l’importanza di questa commissione, di sollecitare i propri colleghi del PD così da non perdere ulteriore tempo. Intanto – conclude il deputato M5S L’Abbate – chiederemo al Governo di rendere conto di un così grave episodio che colpisce i consumatori ed i produttori onesti italiani”.