25 settembre -
Il malato di diabete deve godere degli stessi diritti umani e sociali di una persona non affetta da questa patologia. Così recita il primo punto del “Manifesto dei diritti della persona con diabete”, che oggi, al Festival della Salute, ha celebrato il suo primo anno di nascita. Il Manifesto è stato fin’ora adottato solo da quattro Regioni: Toscana, Sicilia, Sardegna e Basilicata.
Questa Carta, approdata in Italia nel luglio del 2009 su iniziativa di Diabete Italia e dell’Associazione Parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione, è un punto di riferimento per tutti i malati di diabete. Composto di undici sezioni, elenca al suo interno tutti i punti sui quali deve basarsi una corretta assistenza ai diabetici, al fine di rendere la loro qualità della vita sovrapponibile a quella di ogni altro individuo sano. Non si tratta di un mero elenco di intenti, ma segnala al suo interno anche le modalità attraverso cui è possibile raggiungere gli obiettivi prefissi.
All’incontro, è intervenuta come testimonial dell’evento, la senatrice
Manuela Baio (Pd) spiegando come anche lei sia una persona affetta da diabete fin dalla giovane età. “Conosco perfettamente i problemi che genera questa malattia – ha dichiarato la senatrice –. Il manifesto serve per attirare l’attenzione su una patologia che non si vede, non si sente, ma si percepisce”. “Bisogna ora impegnarci a farlo adottare su tutto il territorio nazionale – ha concluso Baio – perché, ad esempio, il microdiffusore di insulina con sensore col quale convivo, sia reperibile in tutte le Regioni, e non soltanto in poche realtà locali come accade al momento”.
Giovanni Rodriquez