8 settembre -
Le dichiarazioni odierne del ministro Fazio sull’intramoenia allarmano anche l’Anaao Assomed che, in una nota del segretario nazionale Costantino Troise, sottolinea “se il Ministro vuole parlare di libera professione intramoenia convochi le organizzazioni sindacali che da sempre sono a favore di ‘una limpida governance pubblica’. L’Anaao Assomed è disponibile ad ogni confronto affinché l’istituto della libera professione intramoenia sia efficiente e rispettoso dei principi deontologici e di criteri di trasparenza nell’interesse dei medici e dei cittadini che ad essi si rivolgono. Se, però - si sottolinea - vuole fare politica sanitaria guardi la chiesa e non il campanile”.
E “se - prosegue ancora la nota - come ha affermato Fazio ‘quello che è avvenuto a Messina è la punta di un iceberg’, segnaliamo al ministro che la base è costituita da un traffico, non regolato e nei fatti legittimato, di figure professionali universitarie che si auto attribuiscono indistintamente tutte le attività assistenziali. E da un clima, quello di un policlinico che, secondo il Sen. Marino, da 5 anni non presenta bilanci, e di un mondo universitario che gode di una sorta di extraterritorialità da leggi e contratti, che il Ministro si guarda bene dal nominare e dal toccare”.
“Cosa c’entra in questo contesto la libera professione intramoenia dei medici dipendenti, disciplinata da norme rigorose, legislative e regolamentari, che, correttamente applicate, costituiscono una matrice organizzativa nella quale le distorsioni e le speculazioni non sono possibili? E’ dove i controlli e il monitoraggio delle attività sono deboli o assenti – conclude Troise - che residuano sacche di opportunismo che sono non solo fuori legge, ma offensive di tutti i professionisti che quelle norme rispettano”.