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QS Edizioni - giovedì 18 luglio 2024

Il Nursind: "Aggressioni a infermieri in aumento dell'80%"

10 maggio - In occasione della Giornata mondiale dell’infermiere, il Nursind (il sindacato delle professioni infermieristiche) lancia la campagna contro le aggressioni al personale sanitario. Un tema su cui il sindacato ha realizzato un’indagine nei mesi di marzo e aprile, realizzata tra 1.567 sanitari, principalmente infermieri.

La ricerca evidenzia come il fenomeno delle aggressioni sia percepito in aumento dal 79,7% degli intervistati. I dati raccolti sono in parte simili a quelli rilevati dalla letteratura internazionale sia per unità operative sia per la tipologia di aggressione. L’83,2% ha dichiarato che a seguito di questi eventi non sono stati presi da parte delle aziende provvedimenti per garantire la sicurezza degli operatori.
“Il problema è particolarmente sentito nella comunità professionale perché – spiegano Tiziano Traini e Salvatore Vaccaro della direzione nazionale del Nursind – la riduzione degli organici, la riduzione del personale di vigilanza e la scarsa videosorveglianza sono forse gli effetti della spending review che più hanno impatto sul verificarsi di aggressioni in ambito sanitario. Gli infermieri, che nel 47,9% ritengono di non aver cambiato atteggiamento nei confronti dell’utenza dopo l’aggressione, propongono una maggiore informazione dell’utenza sul proprio ruolo – continuano Traini e Vaccaro – che molto spesso non sono causa delle lunghe liste d’attesa, dei tempi delle visite in Pronto Soccorso o negli ambulatori e delle carenze organizzative del sistema e chiedono maggiore formazione per la gestione delle situazioni conflittuali”.

Per l’occasione il sindacato ha predisposto un apposito manifesto e un documento di approfondimento con i risultati dell’indagine svolta ed invita le aziende sanitarie ad attuare la Raccomandazione del Ministero della Salute del novembre 2007 sulla prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari.  
10 maggio 2013
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