21 dicembre -
“Era da tempo che anche noi ci auspicavamo una decisione del genere: plaudiamo all’iniziativa delle Nazioni Unite come segno di grande civiltà. Purtroppo in Italia assistiamo a fenomeni molto simili ma spesso sottaciuti, con tutti i rischi che ne possono derivare. Ma noi continueremo a monitorare la situazione affinché questi scempi vadano per sempre a scomparire.” Così il presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp),
Giuseppe Mele, ha commentato l'approvazione da parte dell'Onu della risoluzione che mette al bando le le mutilazioni genitali femminili.
"Non è certo la fine della ‘guerra’ - ha concluso - ma la vittoria di una grande battaglia quello sì: una prima svolta, ma bisogna continuare a lottare dal momento che ad esempio nei Paesi africani oltre 3 milioni di bambine sono ancora in pericolo".