1 dicembre -
Più di 25 milioni di persone sono morte dal 1981 al 2007 per questo virus, e ad oggi sono 34 milioni i sieropositivi nel mondo. Molti passi in avanti nella ricerca sono stati fatti per la prevenzione e per il trattamento della sindrome dell’Aids, nel mondo ci sono leggi che tutelano le persone affette dal virus dell’Hiv e nel tempo impariamo a conoscere sempre di più agente patogeno e patologia stessa. Tuttavia, molte sono ancora le persone che non sanno come proteggersi dal contagio, così come rimangono una realtà lo stigma e la discriminazione delle persone sieropositive.
Sul sito
www.worldaidsday.org la NAT, associazione di beneficienza inglese che si occupa di Hiv/Aids cerca di spiegare l’importanza dell’evento.
La Giornata Mondiale è stata istituita proprio per ricordare alla popolazione e ai governi che l’Hiv non è sparita e che c’è ancora un’incredibile bisogno di raccogliere fondi, aumentare la consapevolezza, combattere i pregiudizi e migliorare l’educazione sessuale.
La celebrazione dunque è un’opportunità in più per imparare tutto quello che c’è da sapere sulla prevenzione, ma anche per mettere in pratica quello che si è imparato. Se si comprende come si trasmette l’Hiv e come prevenirlo, infatti, si può usare questa conoscenza per tutelare non solo la propria salute, ma anche quella degli altri. E assicurarsi che tutte le persone sieropositive vivano nella totale sicurezza, e nel rispetto.
Per dimostrare supporto alle persone con Hiv/Aids si può anche indossare uno dei famosi “red ribbon”, i fiocchetti rossi da sempre simbolo di consapevolezza. Ma non solo. La Giornata è anche un occasione per donare alle numerose associazioni che si occupano delle persone sieropositive o con sindrome conclamata.