10 ottobre -
Ricostruzione “fast” di mammelle dopo la mastectomia: quando il “decolleté” è prosperoso, la ricostruzione della mammella dopo una mastectomia per un tumore mammario è più difficile, rendendo così più complicata anche emotivamente, la guarigione della paziente. La ricostruzione con protesi di mammelle di grosso volume, richiede, infatti, l’esecuzione di due distinti interventi chirurgici, il primo, in cui si esegue la mastectomia e si impianta una protesi provvisoria: quest’ultima viene espansa per consentire l’ampliamento della tasca retro pettorale che dovrà ospitare la protesi definitiva; il secondo, in cui l’espansore viene sostituito con una protesi definitiva, che riproduce la corretta forma anatomica.
Oggi è possibile ricostruire anche i seni più grandi in un unico intervento chirurgico grazie all’utilizzo del “Tiloop bra”, una rete in polipropilene rivestita da un sottile strato di titanio, dello spessore complessivo di 0,3 millimetri, dotata di un’eccezionale flessibilità ed assoluta biocompatibilità, progettata per consentire la ricostruzione di grossi volumi mammari in donne sottoposte a mastectomia.
I vantaggi di questa tecnica sono stati presentati dai ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università Cattolica e del Policlinico A. Gemelli di Roma al XX Congresso Mondiale Figo 2012, in corso a Roma.
“Grazie al Tiloop – ha affermato Simona Fragomeni, specializzanda di Ginecologia ed Ostetricia presso il Policlinico Gemelli -, oggi è possibile posizionare la protesi subito dopo la mastectomia, in un unico intervento, ancorando il Tiloop al muscolo pettorale, come fosse un suo prolungamento, ed ottenendo, così, una ‘tasca’ sufficientemente ampia per rivestire la protesi”.
“Questi e molti altri sono i risultati della ricerca applicata messi a segno presso il nostro Dipartimento – ha sottolineato Giovanni Scambia, Direttore del Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna, della Vita Nascente, del Bambino e dell’Adolescente del Policlinico A. Gemelli e Presidente del Comitato organizzatore italiano FIGO 2012-: la nostra ricerca spazia nei diversi ambiti della ginecologia oncologica, della medicina perinatale e dell’uroginecologia, allo scopo di prevenire e quando necessario trattare le malattie delle diverse età della salute della donna, a tutela della sua femminilità e qualità della vita”.