17 aprile -
“Siamo soddisfatti per aver rimendiato ad una situazione che avrebbe creato disagi e imbarazzi. Tassare le borse di studio sarebbe stato un atto indegno di un Paese civile e un vero e proprio stop alla ricerca e all’innovazione”. Queste le dichiarazioni di solidarietà ai giovani medici pervenute dal presidente nazonale dell'Acoi Giovani (Associazione Chirurghi ospedalieri Italiani) Luigi Ricciardelli, e dal consigliere nazionale Acoi, Tommaso Pellegrino.
Ma questo passo indietro, seppur giudicato "positivo", non basta. Come sottolineato da Ricciardelli, “si devono dare prospettive ai giovani specializzandi, che colmano le gravi carenze di organico negli ospedali italiani. Se non ci fosse la loro presenza, tanti reparti non sarebbero in grado di garantire l’ordinario”.
È la stessa Acoi ad evidenziare come siano infatti bastati due giorni di sciopero per mettere in difficoltà diverse strutture. “La polemica di questi giorni ha messo a nudo una realtà problematica che troppo spesso viene nascosta all’opinione pubblica - hanno concluso i chirurghi ospedalieri - è indispensabile intervenire per garantire una buona qualità del Ssn e per dare prospettive concrete ai giovani medici mettendoli nelle condizioni di svolgere al meglio, per loro e per i cittadini, la propria attività formativa”.