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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

Associazione medici di origine straniera: “Istituire un Osservatorio Internazionale Anti MGF”

6 febbraio - “Non deve fermarsi la nostra strenua battaglia contro le mutilazioni genitali femminili: siamo di fronte ad un drammatico fenomeno che, gioco forza, dall’Africa (il continente dove questa pratica è ancora tristemente radicata nella cultura delle popolazioni locali) e dall’America Latina, si è nel tempo trasferito in Italia e in Europa, nonché negli Stati Uniti, a causa dell’incessante immigrazione di giovani donne minorenni prive di qualsiasi protezione familiare, che in cerca di un futuro migliore, arrivano nei nostri Paesi, ma corrono ancora il rischio di continuare a subire questa pratica scabrosa”. Così Foad Aodi, presidente dell’Associazione medici di origine straniera (Amsi) e membro della Commissione Salute Globale Fnomceo interviene, con una nota, per portare avanti la battaglia contro le mutilazioni genitali femminili.

In occasione della Giornata internazionale contro la mutilazione genitale femminile, che si celebra oggi, Amsi, insieme a Umem, Co-mai e Movimento Uniti per Unire, lanciano “a livello nazionale, in tutta Italia, e a livello internazionale, la proposta di un Osservatorio Anti-Mutilazioni Genitali Femminili (GMF) per promuovere formazione, ricerca ,scambi di esperienze, istruzione, comunicazione e protezione a livello nazionale e internazionale con il supporto e la collaborazione dei nostri rappresentanti in 120 paesi che ogni giorno ci forniscono statistiche aggiornate sul triste fenomeno”.

Dai medici stranieri anche un appello “in Italia, a tutti gli albi professionali, alle associazioni, alle regioni: dobbiamo essere uniti per combattere questo gravissimo fenomeno”.
6 febbraio 2024
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