15 giugno -
L’ordine delle professioni infermieristiche (Opi) di Ascoli Piceno fa sapere in una nota di avere avviato un procedimento disciplinare nei confronti dell’infermiere sospettato di aver provocato la morte di anziani in una RSA di Offida. “Attraverso il nostro legale - spiega la Presidente Laure Morganti - seguiremo ogni risvolto del caso. In via cautelativa l'indagato viene sospeso immediatamente dall'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ascoli Piceno. Simili atti, se realmente provati, lasciano sconcertati gli infermieri dell’ordine di Ascoli Piceno che esprimono riprovazione per reati simili e sono pronti a costituirsi parte civile per la difesa della professione”.
“Gli infermieri - prosegue Morganti - ogni giorno dimostrano abnegazione e spirito di sacrificio, dedicano le loro energie alla cura e all'assistenza soprattutto di chi vive la fragilità della malattia o della disabilità. Le responsabilità dell’indagato, se accertata, è ancora più abietta in quanto perpetrata ai danni di persone fragili e indifese, con un quadro clinico segnato da patologie gravi e croniche. Se dall'esito delle verifiche in corso l’infermiere risultasse colpevole, a tutela dell'immagine pubblica della categoria e della professionalità dei suoi iscritti, questo ordine non esiterà a procedere con provvedimenti disciplinari adeguati alla gravità del caso.
È prevista la radiazione perpetua dall’albo. La comunità infermieristica non può accettare che il comportamento criminale di qualcuno offuschi l'impegno di tanti che, con coscienza e umanità, svolgono ogni giorno un lavoro difficile nel rispetto della loro deontologia, competenza professionale e umanità", chiarice la presidente dell'Opi di Ascoli Piceno.
15 giugno 2020
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