25 marzo -
“L’inserimento della circoncisione all’interno dei Lea, proposta dalla federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri e dall'associazione medici di origine straniera in Italia, è sicuramente da valutare per evitare il ripetersi di tragedie come quella di Scandiano o come quella di Monterondo. Ma soprattutto per prevenire tutte le situazioni a rischio che non arrivano agli onori della cronaca. Come ha ricordato ieri il ministro della Salute Giulia Grillo, infatti, la circoncisione rituale va fatta seguendo le norme igienico sanitarie come ogni intervento chirurgico”. Lo afferma, in una nota, il senatore del Movimento 5 Stelle,
Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.
“I numeri peraltro - prosegue - fanno riflettere. Si parla di circa 5000 circoncisioni che vengono fatte in Italia con un’alta percentuale, ben il 35%, in circuiti clandestini o in ambienti non protetti. La circoncisione non è una pratica banale ed è giusto affrontare la questione nel modo più adeguato”.