10 ottobre -
“Le motivazioni con le quali la Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione di un’indagine che raccoglieva una serie di esposti con i quali si chiedeva di verificare 'l'eventuale tossicità dei vaccini', il 'loro collegamento con lo sviluppo di patologie come l'autismo' e la 'correttezza delle condotte tenute dai membri delle commissioni come l'Aifa e l'Ema in relazione ai controlli svolti sui vaccini prodotti dalle case farmaceutiche' ci rallegrano e ci riempiono di speranza: affermare senza ombra di dubbio che 'sul piano giuridico non vi è alcuna prova scientifica in grado di dimostrare il nesso tra vaccino, sindrome dello spettro autistico, malattie autoimmuni' significa che finalmente la scienza riesce a permeare la società a tutti i livelli, e diventa vero strumento di democrazia”.
Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
Filippo Anelli accoglie le notizie di stampa secondo le quali la Procura di Roma, citando diverse sentenze della Cassazione ma anche testi di divulgazione sui vaccini, ha motivato la richiesta di archiviazione per le indagini, che ipotizzavano, tra gli altri, i reati di commercio o somministrazione di medicinali guasti e delitti colposi contro la salute pubblica. Tesi bocciata dai magistrati, che hanno ribadito che ritenere che i vaccini possano causare l'autismo o altre patologie "sulla base di studi pseudo scientifici facilmente smontati non solo dalla scienza ufficiale ma dal fatto notorio che le vaccinazioni di massa hanno di fatto debellato malattie come il vaiolo e poliomielite, significa aderire pregiudizialmente ovvero fideisticamente a una tesi, rispetto alla quale qualunque argomento risulta inconsistente".
Per i giudici, pensare "che i vaccini possano avere delle reazioni avverse, soprattutto a carico del sistema neurologico, rientra nella letteratura scientifica ma è fuor di luogo che l'incidenza in tal senso non è significativa o comunque tale da inficiare il rapporto costi-benefici, sempre presente nell'ambito medico".
“Sentire magistrati parlare di rapporto costi-benefici, di evidenze scientifiche, e riportare nei giusti termini il rapporto della popolazione con i vaccini, anche dal punto di vista sociologico, è confortante – continua Anelli -. Vuol dire che, almeno in parte, siamo riusciti a ricomporre quella frattura tra scienza e società – e tra società e istituzioni - che è una delle cause della sfiducia nelle vaccinazioni. Non una scienza ‘ufficiale’ contrapposta alle teorie dei ‘ribelli’, ma una scienza al servizio dei cittadini e della democrazia. Di questo cambio di passo dobbiamo ringraziare proprio i cittadini, i movimenti partecipati e nati ‘dal basso’, come Io Vaccino e VaccinarSi, i virologi che si sono fatti divulgatori, come il professor Burioni e il professor Lopalco, i comunicatori della scienza che hanno intensificato e portato avanti la loro attività, come Roberta Villa, Salvo Di Grazia, Luca De Fiore, i giornalisti. Dobbiamo ringraziare iniziative come il nostro sito Dottoremaeveroche o il portale Issalute, che portano le buone evidenze scientifiche nelle case dei cittadini. Dobbiamo ringraziare anche gli Ordini che, dopo aver approvato a luglio 2016 il Documento sui vaccini, stanno proseguendo coraggiosamente e con convinzione nella sua applicazione”.