2 agosto -
“I Pronto Soccorso in Italia sono diventati come gironi dell’Inferno dantesco, bisogna intervenire subito per evitare che non si ripetano più casi come quello del San Camillo”. Così il Segretario Regionale Cimo-Lazio Giuseppe Lavra ha commentato l’episodio che si è verificato al pronto soccorso dell’ospedale romano.
“Serve un intervento correttivo, è una situazione esasperante per i malati ma anche per i medici che ci lavorano in prima linea – ha detto Lavra - il tempo medio per la visita di un paziente supera le quattro ore e per l'eventuale ricovero in un reparto di degenza possono passare due giorni in barella o in carrozzina. Il risultato è che uno su dieci fugge dal Pronto Soccorso senza essere visitato e si arrangia in altro modo”.
Secondo il Segretario Cimo è “giunto il momento di affrontare il problema rivisitando profondamente il modello organizzativo del Pronto Soccorso. La soluzione – conclude Lavra – potrebbe essere quella di utilizzare i medici della guardia medica del territorio per ridurre i tempi di attesa gestendo almeno i codici bianchi e potenziare i reparti specialistici di degenza ordinaria. Altrimenti, se si continua così, episodi come quello del San Camillo sono destinati a ripetersi e le inchieste della Regione saranno infinite”.