È positivo il bilancio della seconda edizione di “Prevenzione seno donna, progetto finanziato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali su bando della Regione Campania condotto dall’Alts (Associazione per la Lotta ai Tumori del seno). Eventi di informazione sulla prevenzione del tumore al seno rivolti agli studenti delle scuole medie superiori, visite di consulenza e prevenzione realizzate nei contesti socioeconomici e culturali più difficili che rendono per le donne residenti particolarmente disagevole l’accesso a servizi adeguati per la tutela della propria salute e inserendo le donne in circuiti sociali e sanitari che forniscano loro gli strumenti adatti per la prevenzione e per il loro benessere.
“Obiettivo generale del progetto – dichiara in una nota
Giuseppe D’Aiuto chirurgo senologo dell’ Alts - è stato dare attuazione a una strategia innovativa globale di educazione sanitaria, basata sui grandi temi di prevenzione primaria e secondaria, alla luce delle più recenti conquiste della ricerca sulla prevenzione dei tumori del seno e la diffusione di visite senologiche ed ecografie mirate attuate nelle varie sedi ospitanti degli enti coinvolti o anche a bordo dell’unità mobile di senologia dell’ALTS “Camper Donna”, agendo anche in network con altre Onlus distribuite sul territorio regionale”.
“Le nostre attività di prevenzione – aggiunge
Nunzia Nappo, responsabile scientifica dell’Associazione - sono partite dall’analisi dei presupposti sanitari di un’alta diffusione della malattia tra la popolazione femminile che ha fatto registrare in questi ultimi anni un vero e proprio “sorpasso” di numerosità, anche dei tumori polmonari e dalla persistenza di una sensibile difficolt all’accesso agli screening, oltre che la crescente domanda di prevenzione da parte delle donne con un’evidenza statistica di un incremento del numero di casi in donne giovani”.
“Le idee fondanti del progetto che è entrato nelle scuole – spiega l’assessore regionale all’Istruzione
Lucia Fortini - sono state due: educare le donne a prendersi cura di sé e ad avere consapevolezza del proprio diritto alla salute sin dalla giovane età per abituarsi a considerare i controlli e le prevenzione un presupposto di vita migliore e raggiungere le donne sul loro territorio con il “Camper Donna”. Tali idee sono maturate dal riscontro di un atteggiamento comune e culturalmente diffuso tra le donne, cioè quello di crearsi mille alibi per rimandare il controllo della propria salute e quello di anteporre, fin da bambine, la cura degli altri alla propria. Si è provato – insomma - ad avviarle alla cultura della cura di sé, anche rimuovendo la troppo diffusa riluttanza e lo scetticismo verso la medicina preventiva”.
Uno degli obiettivi del progetto è stato l’educazione alla tecnica della autopalpazione nelle giovanissime come pratica autonoma basica di prevenzione in quanto solo una modica percentuale di ragazze che hanno aderito al progetto praticava l’autopalpazione o aveva in qualche modo praticato test di screening.
Nell’ambito del progetto “Prevenzione seno donna” da marzo a maggio 2023 sono stati effettuati 8 eventi informativi online con le scuole medie superiori e sono stati coinvolti 899 alunni, distribuiti tra i vari Istituti aderenti al progetto (I.S.I.S Sereni, Liceo Torricelli, Liceo G. Bruno, Liceo Mazzini, I.S.I.S Falcone, I.S. M. Pagano: 100, I.T.C Caruso e I.T.S Della Porta. Da febbraio a giugno 2023 sono state effettuate 30 giornate di prevenzione senologica gratuita dislocate sul territorio e in totale sono state effettuate 589 visite, di cui 161 prime visite (per la prima volta la donna effettuava un controllo di prevenzione al seno). “Il numero complessivo di visite effettuate si discosta lievemente da quello programmato (600), poiché, con il ritorno alla normalità nella fase post pandemica, si è voluto garantire, anche a bordo dell’unità mobile di senologia, un distanziamento sicuro in piccoli ambienti, evitando gli assembramenti che in genere si creano intorno al Camper Donna” conclude una nota dell’associazione”.
I numeri riportati sono significativi: in 83 su 589 donne è stata riscontrata familiarità. E come è noto, la familiarità è un importante fattore di rischio per i tumori del seno. La presenza di un familiare di sesso femminile di primo grado (madre, sorella o figlia) con il tumore al seno può portare a raddoppiare il rischio personale di sviluppare la malattia. In caso di più parenti di primo grado, le probabilità aumentano di circa tre-quattro volte. In 487 casi non è stata rilevata alcuna lesione, in 18 lieve alterazioni, in 70 una neoplasia benigna e in 3 donne una patologia infiammatoria. Una lesione eteroplastiche e 10 lesioni sono risultate altamente sospette, Uno sforzo che ha coinvolto toccando 65 comuni soprattutto della provincia di Napoli e del territorio di Terra dei Fuochi.