Sarà pubblicata nei prossimi giorni sulla Gazzetta Ufficiale l’ordinanza del commissario straordinario nazionale alla peste suina africana,
Vincenzo Caputo, che lunedì, in mattinata a Potenza, ha illustrato le caratteristiche principali da applicare nelle aree dove la presenza dei cinghiali è maggiormente insistente.
“Sono previste - ha spiegato - un coordinamento nazionale tra le Regioni, azioni di cattura e diradamento con selezione, controllo e pratiche venatorie, ma soprattutto la creazione di un gruppo operativo territoriale, a cui capo sarebbe preferibile nominare un sanitario, con la funzione pubblica di bioregolatore, utilizzando tutte le professionalità del territorio, compresi i 600mila cacciatori”.
Per Caputo, “il contenimento della specie cinghiale che ha ruolo importante nella diffusione della malattia, è fondamentale per salvaguardare il comparto suinicolo che in tantissime regioni italiane incide anche sul pil. Sarà un lavoro lungo, ma - ha concluso il commissario straordinario nazionale - ben venga l’esempio della Basilicata che ha messo insieme i tre assessorati, ambiente, agricoltura e sanità”.
L’incontro in Basilicata, regione al momento solo sfiorata dal fenomeno della peste suina africana, con l’assessore regionale all’Ambiente,
Cosimo Latronico, e con i responsabili dei parchi della regione, è stato utile anche per trarre alcune indicazioni suppletive con le quali poter integrare la bozza dell’ordinanza.
“Ci sono risorse importanti per il contrasto del fenomeno della peste suina - ha concluso l’assessore lucano - sul territorio ci stiamo muovendo bene ed il nostro compito sarà quello di allineare il lavoro di tutti i parchi regionali coinvolti”.