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Covid. Mattarella: “Quando l’emergenza sarà alle spalle, sarà bene non rimuoverla dal ricordo”  

Il presidente della Repubblica interviene alla cerimonia per l’Aa 2020/2021 dell’Università di Milano ed evidenzia la necessità di tenere saldo il ricordo della pandemia “per comprendere quel che è avvenuto e ricavarne alcuni criteri di comportamento”. Tra questi, la necessità di costruire relazioni, “tra le persone, a livello interpersonale nel nostro Paese, come in ogni parte del mondo”, anche “fra gli Stati”. Poi un grazie alla scienza: “Non saremo mai abbastanza grati per la velocità e l’impegno con cui hanno consegnato all’umanità gli strumenti per sconfiggere la pandemia”. IL DISCORSO

08 GIU - “È bene mantenere alta l’attenzione su quanto è avvenuto” con l’emergenza Covid, “non soltanto perché non siamo ancora riusciti a pervenire al traguardo della sconfitta della pandemia - siamo avviati velocemente sulla buona strada, ma è un traguardo ancora da conseguire - ma soprattutto perché quando l’emergenza sarà alle nostre spalle sarà bene non pensare di rimuoverla dal ricordo, sarà bene tenerla sempre presente per comprendere quel che è avvenuto e per ricavarne alcuni criteri di comportamento”. Queste alcune tra le prime frase pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento di oggi alla cerimonia per l’Aa 2020/2021 dell’Università di Milano.

Per Mattarella una delle esperienze che questa drammatica esperienza ci ha consegnato è “la percezione che ognuno ha bisogno degli altri, che ciascuno di noi ha avuto bisogno di tutti gli altri e viceversa gli altri hanno avuto bisogno di noi, di ciascuno di noi. E questo è un criterio che speriamo non venga abbandonato o rimosso dalla memoria e dai comportamenti quando sarà tramontata – fortunatamente - la fase dell’emergenza. Non lo sia a livello di relazioni tra le persone, a livello interpersonale nel nostro Paese, come in ogni parte del mondo. Non lo sia neanche nelle relazioni internazionali fra gli Stati. È un insegnamento che sarà bene coltivare, custodire e mettere a frutto”, ha detto il Presidente.

Il presidente Mattarella ha poi rivolto il suo pensiero al mondo della scienza e della ricerca. “Non saremo mai abbastanza grati al mondo della scienza per la velocità e l’impegno con cui hanno consegnato all’umanità gli strumenti per sconfiggere la pandemia”.

Ed ha concluso con una riflessione sulle università come luogo in cui si formano le persone: “Ci si interroga sempre sul futuro; si progetta sempre il futuro. Non lo potremo mai conoscere. Ma se si forma spirito critico e lo si incentiva, lo si sviluppa, possiamo essere certi che lo costruiremo bene”.
 

08 giugno 2021
© Riproduzione riservata

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