Monza. Azienda falsificava da anni i certificati di sterilizzazione dei dispositivi medici. Nas avviano verifiche presso i clienti per scongiurare rischio infezioni per mancata sterilizzazione
Operazione dei Carabinieri che ha portato al deferimento di 4 persone in stato di libertà (ex manager, responsabili del servizio qualità) alla Procura della Repubblica di Monza, per concorso in falsità materiale commessa da privato nonché per i gravi rischi per la salute pubblica derivanti dall’utilizzo di dispositivi medici non sicuri sia per gli operatori sanitari che per i pazienti
12 APR - I Carabinieri del N.A.S. di Milano hanno eseguito un’ispezione presso una importante azienda nella provincia di Monza attiva nella sterilizzazione di dispositivi medici, cosmetici e altri materiali, mediante sottoposizione degli stessi a trattamenti con l’utilizzo di raggi beta e di ossido di etilene, a seguito della quale sono emerse gravi irregolarità nei processi di sterilizzazione.
L’ex titolare della società, deceduto all’inizio di quest’anno, con la complicità di tutti i Responsabili del Reparto Qualità succedutesi dal 2016 ad oggi, risulta aver, per anni, artefatto i certificati relativi ai processi di sterilizzazione, al fine di ottenere maggiore lavoro rispetto alle proprie effettive capacità produttive, mettendo a disposizione dei propri clienti materiali che in realtà non venivano sterilizzati.
Le costanti manomissioni dei report di sterilizzazione e le relative falsificazioni dei certificati restituiti ai clienti, hanno trovato puntuale riscontro sia negli accertamenti dei NAS sia in alcuni manoscritti dell’ex titolare della società, dove erano indicati i numeri dei lotti dei prodotti non sottoposti a sterilizzazione.
Le evidenze hanno portato al deferimento di 4 persone in stato di libertà (ex manager, responsabili del servizio qualità) alla Procura della Repubblica di Monza, per concorso in falsità materiale commessa da privato nonché per i gravi rischi per la salute pubblica derivanti dall’utilizzo di dispositivi medici non sicuri sia per gli operatori sanitari che per i pazienti. Infatti, i prodotti non sottoposti correttamente alla sterilizzazione da parte della società milanese rientrano nella categoria dei Dispositivi Medici (aghi, cannule, garze, strumenti, impianti destinati a diagnosi e prevenzione, controllo, terapia, interventi di concepimento), e dei dispositivi medici diagnostici in vitro impiegati per l’esame di laboratorio (quali reagenti, calibratori, materiali di controllo, strumenti, attrezzature), largamente utilizzati nelle strutture sanitarie e ospedali, sia privati che pubblici, su tutto il territorio nazionale.
I militari del NAS di Milano, di concerto con il Ministero della Salute, hanno avviato immediatamente le verifiche presso tutti gli Enti e società clienti dell’azienda per scongiurare qualsiasi rischio di infezioni a causa della mancata sterilizzazione, ma soprattutto allo scopo di porre in essere tutte le procedure atte ad identificare, richiamare e sterilizzare correttamente ogni singolo dispositivo medico in precedenza non correttamente trattato
12 aprile 2021
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