Vaccino antinfluenzale. In Lombardia dosi “sufficienti per la copertura del 75% degli over 65, fragili e categorie a rischio”
Per le altre categorie, "è stata pubblicata una nuova gara". La Regione ha segnalato che nelle dosi di vaccino approvvigionate (2.884.000), "non sono comprese dosi della ditta Life on, mentre sono ricomprese 168.000 dosi di vaccino regolarmente poste in convenzione dall'Azienda Regionale per l'Innovazione e gli Acquisti-Aria, già acquisibili". Così la sottosegretaria alla Salute Zampa rispondendo all'interrogazione di Carnevali (PD).
30 OTT - "La Regione Lombardia ha segnalato che le dosi di vaccino antinfluenzale in convenzione sono sufficienti per la copertura del 75 per cento della popolazione over 65 anni e l'offerta ai soggetti fragili e alle categorie a rischio. Inoltre, per poter coprire altre categorie, anche quelle non previste dalla Circolare ministeriale, è stata pubblicata una nuova gara".
Così la sottosegretaria alla Salute,
Sandra Zampa, rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali all'
interrogazione sul tema presentata da
Elena Carnevali (PD).
Ricordiamo che quest'anno la vaccinazione è stata raccomandata anche agli over 60, oltre che ai bambini fino a 6 anni. Nel primo caso, la regione ha spiegato di avere considerato, nella programmazione finalizzata all'approvvigionamento dei vaccini, che si tratta di "una nuova offerta per la quale non si dispone di riferimenti storici circa l'accettabilità della popolazione appartenente a questa fascia di età quando non già ricompresa nei soggetti a rischio per patologia/status".
Quanto ai più piccoli fra i 6 mesi ed i 6 anni, la Regione Lombardia ha precisato di aver operato "per garantire, tra l'altro, alla popolazione tra i 2 ed i 6 anni, per prima in Italia, l'offerta del vaccino antinfluenzale spray, acquisito operando in stretta collaborazione con l'Agenzia Italiana del Farmaco".
La Regione ha infine segnalato che nelle dosi di vaccino approvvigionate (2.884.000), non sono comprese dosi della ditta Life on, ossia la ditta cinese che, come emerso nelle scorse settimane, non ha il certificato per commercializzare il prodotto. Sono invece ricomprese "168.000 dosi di vaccino regolarmente poste in convenzione dall'Azienda Regionale per l'Innovazione e gli Acquisti-Aria, già acquisibili".
Quest'ultimo riferimento dovrebbe riguardare le 168.000 dosi di Efluenda, acquistato al costo unitario di 25 euro. L’Aifa ha però già fatto sapere che il farmaco non è utilizzabile per la stagione influenzale 2020.
Di seguito la risposta integrale della sottosegretaria Zampa:
"Ogni anno, circa 10 milioni di italiani utilizzano il vaccino nei confronti dell'influenza stagionale.
La vaccinazione viene raccomandata, ed offerta gratuitamente agli anziani (età superiore ai 65 anni), alle persone appartenenti a categorie a rischio di complicanze, perché affette da patologie croniche (malattie cardiovascolari, respiratorie, diabete), alle donne in gravidanza, nonché agli addetti ai servizi essenziali.
Quest'anno, data la situazione emergenziale determinata dal COVID-19, la vaccinazione è stata raccomandata a partire dai 60 anni di età e ai bambini fra i 6 mesi e i 6 anni.
Per la attuale stagione influenzale, dal momento che la raccomandazione è stata estesa a categorie d'età precedentemente non incluse, e considerato che ci si attende una aumentata domanda di vaccino, le Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano hanno acquisito un numero maggiore di dosi.
È stata prevista, inoltre, l'acquisizione di dosi supplementari, pur con le difficoltà dovute alla mancanza di vaccini disponibili, per far fronte a un eventuale «surplus» di domanda.
Le industrie farmaceutiche hanno «privilegiato» la richiesta di vaccini da parte del pubblico, per cui si è verificata una carenza di vaccini sul mercato, e non erano disponibili dosi per le farmacie italiane.
Per risolvere tale problema, il 14 settembre 2020, è stata sancita in Conferenza Stato-Regioni un'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano, sul documento recante «Vaccinazione antinfluenzale: distribuzione di una quota di vaccini, anti-influenzali disponibile per ogni singola regione, attraverso il sistema territoriale delle farmacie», con cui si è ritenuto opportuno redistribuire un quantitativo di dosi da fornire alle farmacie, garantendo quindi la possibilità dell'acquisto del vaccino da parte di privati.
Per quanto attiene alla purificazione vaccinale: a livello regionale, si ricorda che le Regioni, hanno piena autonomia, organizzativa e finanziaria, in materia dei servizi sanitari e dei servizi sociali.
Pertanto, ogni Regione e Provincia Autonoma individua le strutture deputate alla vaccinazione e le modalità organizzative per l'acquisto e la distribuzione dei vaccini.
ìSegnalo che il Ministero della salute il 3 settembre 2020 ha inviato alle Regioni e Province Autonome una richiesta di informazioni circa le eventuali difficoltà organizzative nella conduzione delle campagne vaccinali nei tempi previsti dalla Circolare ministeriale n. 19214 del 1° giugno 2020 «Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021».
La Regione Lombardia ha segnalato che le dosi di vaccino in convenzione sono sufficienti per la copertura del 75 per cento della popolazione «over» 65 anni e l'offerta ai soggetti fragili e alle categorie a rischio. Inoltre, per poter coprire altre categorie, anche quelle non previste dalla Circolare ministeriale, è stata pubblicata una nuova gara.
Nel pomeriggio del 27 ottobre scorso si è tenuta una teleconferenza con le Regioni e Province Autonome, al fine di acquisire informazioni sulla campagna vaccinale, relativamente alla data, di inizio della campagna, al numero di dosi di vaccino ordinate e distribuite, ai dati eventualmente disponibili di copertura vaccinale, alle situazioni di carenza e alla disponibilità di dosi in farmacia.
La Regione Lombardia ha segnalato una forte pressione mediatica ed il fatto che una quota delle dosi di vaccinano ordinate è già stata, acquisita.
Dal 19 ottobre 2020, i vaccini antinfluenzali e antipneumococco sono stati ritirati per essere distribuiti ai MMG/PLS.
In particolare, la Regione Lombardia ha inteso precisare, rispetto a quanto indicato nella Circolare ministeriale: «la vaccinazione antinfluenzale può essere offerta gratuitamente nella lascia d'età 60-64 anni», di avere considerato, nella programmazione finalizzata all'approvvigionamento dei vaccini, che si tratta di «una nuova offerta per la quale non si dispone di riferimenti storici circa l'accettabilità della popolazione appartenente a questa fascia di età quando non già ricompresa nei soggetti a rischio per patologia/status».
In merito alla vaccinazione dei bambini fra i 6 mesi ed i 6 anni, la Regione Lombardia precisa di aver operato per garantire, tra l'altro, alla popolazione tra i 2 ed i 6 anni, per prima in Italia, l'offerta del vaccino antinfluenzale spray, acquisito operando in stretta collaborazione con l'Agenzia Italiana del Farmaco-AIFA.
La Regione ha segnalato che nelle dosi di vaccino approvvigionate (2.884.000), non sono comprese dosi della ditta «Life on», mentre sono ricomprese 168.000 dosi di vaccino regolarmente poste in convenzione dall'Azienda Regionale per l'Innovazione e gli Acquisti-ARIA, già acquisibili".
Nella giornata di ieri l'interrogante
Carnevali (PD) aveva già lamentato i ritardi della Regione nella fornitura di questi vaccini.
G.R.
30 ottobre 2020
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