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Gallera: “Anche il Papa Giovanni di Bergamo avrà il suo robot”

Approvato il piano regionale. Confermati quelli di Como e Lecco. Le nuove apparecchiature saranno reperite attraverso un’apposita procedura avviata da ARIA (la centrale acquisti regionale), attraverso la formula del noleggio, ritenuta dalla Regione “più vantaggiosa sia in termini economici che in caso di sostituzione dei dispositivi con prodotti sempre più precisi e performanti".

18 DIC - “L’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sarà dotato di un nuovo sistema robotico per la chirurgia mini invasiva”. Lo fa sapere, con una nota diramata,  l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, al termine della seduta della Giunta di alcuni giorni fa, nel corso della quale è stato approvato il piano regionale della chirurgia robotica.

“Ho promosso nei mesi scorsi scorsi - spiega nella nota Gallera - la realizzazione di una ricognizione e la conseguente redazione di un piano tecnico scientifico in merito all’impiego e alla diffusione della tecnologia robotica. Un piano che valutasse con precisione la casistica, la copertura territoriale, gli standard di efficacia e di sicurezza”.

“A seguito degli approfondimenti effettuati dal gruppo di lavoro - prosegue - è emersa la necessità di fornire un impianto robotico all’ospedale Papa Giovanni XXIII, di confermare quelli di Lecco (che verrà sostituito), e di Como, oltre a quelli già in funzione sul territorio regionale”.
Le nuove apparecchiature saranno reperite attraverso un’apposita procedura avviata da ARIA (la centrale acquisti regionale), attraverso la formula del noleggio, “più vantaggiosa sia in termini economici che in caso di sostituzione dei dispositivi con prodotti sempre più precisi e performanti”, si legge nella nota.

“Sarà contestualmente avviato un attento monitoraggio dell’attività dei robot – fa sapere Gallera – che dovranno essere impiegati in modo continuativo per un numero annuo di almeno 250 interventi, anche attraverso convenzioni interaziendali. Questa indicazione è legata alla necessità di assicurare livelli ottimali delle prestazioni, il mantenimento delle competenze per gli operatori e la conseguente garanzia di sicurezza per gli outcomes. Nel coso non fossero garantite tali prestazioni, il Robot potrebbe essere dislocato in un’altra struttura sanitaria pubblica”.

Oltre alla nuova assegnazione di Bergamo e a quelli di Como e Lecco, i Robot in uso nelle strutture socio sanitarie e negli IRCCS pubblici della Lombardia, che attualmente non necessita di essere sostituiti, sono: ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, ASST degli Spedali Civili di Brescia, IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

18 dicembre 2019
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