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Lombardia. Punti nascita, la Regione salva Gravedona. Chiuderà Chiavenna

Il punto nascita di Gradevona “ha caratteristiche tecniche più idonee e favorevoli per la permanenza in attività rispetto a quello di Chiavenna”, hanno spiegato l’assessore al Welfare Giulio Gallera e quello alla Montagna Massimo Sertori, che ieri hanno incontrano i sindaci. “Il presidio di Chiavenna resta strategicamente importante che deve continuare ad essere punto di riferimento per le dotazione di cui dispone”.

01 AGO - Incontro ieri tra sindaci dell’Ambito della Valchiavenna l’assessore al Welfare Giulio Gallera e quello alla Montagna Massimo Sertori. L’incontro è stata l’occasione per annunciare la decisione di chiudere il punto nascita di Chiavenna salvando, invece, quello di Gravedona.

“Attraverso l’illustrazione della relazione fatta dal direttore generale del l’Ats della Montagna, Beatrice Stasi, sui due punti nascita di Chiavenna e Gravedona, così come avevamo richiesto, è stata evidenziata in ordine tecnico la presenza di caratteristiche più idonee e favorevoli per la permanenza in attività’ di quello di Gravedona rispetto a quello di Chiavenna. Inoltre, il direttore generale dell’Asst della Valtellina, Giuseppina Panizzoli, ha messo in evidenza la difficoltà di reperire per il presidio di Chiavenna pediatri e ginecologi”, spiegano i due assessori in una nota.

“Abbiamo condiviso e confermato ai sindaci - hanno proseguito - che per Regione Lombardia quello di Chiavenna è un presidio strategicamente importante che deve continuare ad essere punto di riferimento, come già è, per le dotazione di cui dispone: Pronto Soccorso, Medicina Interna, Chirurgia generale, Riabilitazione generale geriatrica, Ortopedia, Anestesia, Radiologia, Laboratorio e Emoteca”, spiega la nota.

“Per potenziare l’attività del presidio di Chiavenna è stata concordata con i sindaci - hanno evidenziato i due assessori regionali - la predisposizione di un accordo di collaborazione con il presidio di Gravedona che, attraverso un’integrazione della rete ospedaliera con quella dei servizi territoriali, implementi la capacità di assistenza e presa in carico dei cittadini della Valchiavenna ad esempio, l’invio di personale medico proveniente dall’ospedale di Gravedona per servizi e reparti che hanno necessità, presso il presidio di Chiavenna”.

Tutto ciò insieme ad altri investimenti da parte della Regione previsti, “garantirebbe la massima efficienza, nel tempo, dell’ospedale di Chiavenna. Gli ambiti della collaborazione saranno quelli relativi all’area della Rete Materno-Infantile, della Cronicità, della Chirurgica, dell’Anestesia e Rianimazione”.

“Abbiamo quindi dato mandato al direttore generale dell’Asst - hanno concluso Gallera e Sertori - di dettagliare, nei prossimi giorni, prima della chiusura del punto nascite di Chiavenna, come si tradurrà l’accordo di collaborazione con Gravedona in termini di prestazioni, personale, e risorse che andrà a potenziare l’ospedale di Chiavenna”.

01 agosto 2018
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