Opi Milano-Lodi-Monza e Brianza. È ora di chiudere le polemiche e restituire la parola agli iscritti
14 MAG -
Gentile Direttore,
mi permetto di scrivere questa lettera in quanto iscritto all'OPI di Milano, Lodi, Monza e Brianza per esprimere la mia più profonda delusione su questa vicenda fatta di molti interessi personali e pochi interessi per la professione. Da infermiere mi sento profondamente deluso sulla gestione dell'OPI di Milano, Lodi, Monza e Brianza in quanto penso che questa situazione sia diventata una guerra tra il presidente uscente Muttillo e la Federazione Nazionale, dove chi ci rimette come al solito è l'immagine dell'intera categoria infermieristica.
Una gogna mediatica che gli infermieri non meritano: sedi giudiziarie, appelli, ricorsi. Il tutto pagato con i soldi versate dalle quote degli iscritti all’ordine.
Ma a noi infermieri cosa interessa del commissariamento dell'OPI, agli infermieri milanesi, lodigiani e brianzoli che tutti i giorni lavorano tra mille difficoltà nelle corsie ospedaliere cosa interessa sapere se il collegio viene commissariato oppure no?
Gli infermieri lombardi stanno vivendo un momento storico dovuto alla riforma regionale molto delicato, un momento duro fatto di carenze di personale, salti riposo e un crescente malcontento da parte di tutto il personale.
Noi infermieri vorremmo che il collegio si occupasse di questo: dei problemi di tutti i giorni nelle corsie ospedaliere, del demansionamento che subiamo costantemente, del continuo utilizzare l'infermiere come il tappa buchi della sanità.
Questo penso che il collegio dovrebbe fare: tutelare la nostra divisa, la nostra immagine.
Personalmente, pur avendo vissuto questa vicenda in prima persona ribadisco che l'immagine che ne esce oggi agli occhi della gente è solo ed esclusivamente di una guerra di interessi personali che danneggia tutti noi infermieri.
Penso sia arrivato il momento di chiudere questa vicenda e di non aggiungere ulteriori pagine nere nella storia dell'OPI di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Gli interessi personali di poche persone non possono distruggere i valori che ogni giorno gli infermieri esprimono nella cura del malato nelle varie corsie ospedaliere.
È arrivato il momento di chiudere questo capitolo definitivamente dando la parola agli iscritti all'OPI, evitiamo ulteriori pagine nere per gli infermieri.
Chiudiamo questa telenovela, si commissari l'OPI e si vada al voto ad armi pari dando la parola agli iscritti.
Vincenzo De Martino
Iscritto OPI Milano, Lodi, Monza e Brianza
14 maggio 2018
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