Tumori femminili. Monza capitale dell’informazione sul test BRCA
Il test BRCA individua una specifica mutazione genetica che aumenta sensibilmente il rischio di tumore al seno e di tumore ovarico. È nota come “mutazione Jolie” perché ha portato la famosissima attrice alla decisione di sottoporsi a importanti interventi di asportazione preventiva. A Monza svolta la seconda tappa del ciclo di incontri aperti al pubblico organizzati da Salute Donna. Prossime tappe: L’Aquila, Napoli, Roma e Milano.
19 DIC - E’ stata Monza la seconda tappa di un ciclo di incontri partiti da Catanzaro e previsti in tutta Italia (L’Aquila, Napoli, Roma e Milano le successive tappe) per sensibilizzare il pubblico sull’importanza del test BRCA nella diagnosi di tumori femminili come quelli al seno e all’ovaio. Promossi da Salute Donna in collaborazione con esperti ginecologi, oncologi, genetisti e rappresentanti istituzionali, gli incontri hanno l’obiettivo di informare maggiormente su queste forme di tumore e sul test in grado di diagnosticare una specifica mutazione genetica, BRCA 1 e 2 anche conosciuta come “mutazione Jolie” in quanto ha portato la famosissima attrice
Angelina Jolie alla decisione di sottoporsi a importanti interventi di asportazione preventiva.
I tumori ereditari al seno e all’ovaio causati da queste mutazioni genetiche (14% del totale dei tumori al seno e 10% del totale dei tumori ovarici) hanno il 50% di probabilità di essere trasmessi da entrambi i genitori ai figli, sia maschi che femmine.
Nel corso degli eventi sarà dunque possibile conoscere più da vicino queste patologie, approfondire il tema della mutazione genetica che potrebbe esserne la causa e in che modo, grazie al test BRCA, sia oggi possibile prevenire e migliorare la prognosi e il trattamento, consentendo a queste pazienti di essere curate con molecole in grado di agire in modo mirato proprio contro questo genere di tumori.
“Siamo lieti di farci portavoce di un messaggio così importante e rivoluzionario come quello del test BRCA, un semplice test genetico che può davvero fare la differenza nella vita e nel futuro delle pazienti e dei loro familiari perché in grado di predire il rischio di tumori al seno e all’ovaio e di permettere la scelta dei trattamenti più appropriati a combatterli” afferma
Anna Mancuso, Presidente Nazionale dell’Associazione Salute Donna Onlus “L’obiettivo di questo ciclo di incontri è diffondere una conoscenza più approfondita dell’esistenza di queste mutazioni, dei test che sono in grado di diagnosticarle, attualmente ancora poco conosciuti, e di sensibilizzare le istituzioni affinché tutte le azioni necessarie vengano messe in atto. Siamo particolarmente orgogliosi di aver stimolato le istituzioni con il nostro intergruppo consigliare regionale e di aver ottenuto l’adeguamento delle linee guida regionali a quelle nazionali di AIOM-SIGU. È notizia di questi giorni e siamo grati alla sensibilità delle istituzioni che hanno così eliminato ogni limite esistente in termini di età e familiarità”.
“I tumori del seno e dell’ovaio sono tra i più diffusi nelle donne e in particolare quello dell’ovaio è anche tra i più gravi, con un tasso di mortalità che si aggira intorno al 50% dei casi, poiché è spesso difficile da diagnosticare in fase precoce a causa di assenza di sintomi preliminari. Diagnosticare la familiarità di questi tumori con il test BRCA sta permettendo di individuare un piano terapeutico personalizzato per le persone che ne sono affette e anche di consentire ai loro familiari di poter agire d’anticipo e fare prevenzione” precisa
Domenica Lorusso, U.O Ginecologia Oncologica, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano “La notizia appena pervenuta dell’adeguamento del percorso di avvio al test anche in Lombardia prevede che sia l’oncologo che il ginecologo possano prescrivere il test. Questo permetterà di garantire alle pazienti una strategia terapeutica tempestiva”.
19 dicembre 2017
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