Lombardia. Gallera: “Oltre 700 persone a Palazzo Lombardia per conoscere i vantaggi della nostra riforma sanitaria”
"Vogliamo che i cittadini colgano i vantaggi che porterà e il modo in cui migliorerà la qualità della loro vita". Così l'assessore al Welfare regionale el corso del convegno che ha organizzato, questa mattina, all'Auditorium "Testori", per illustrare ai cittadini la riforma sanitaria.
19 NOV - "Parte la riforma e dopo il confronto con tutti gli attori del sistema sanitario è giunto il momento di spiegare ai nostri cittadini i vantaggi che porterà e il modo in cui migliorerà la qualità della loro vita. Vantaggi per gli oltre 3.000 pazienti cronici che avranno un medico o una struttura sanitaria che lo accompagnerà in tutto il suo percorso di cura, prenotandogli visite ed esami, vantaggi per tutti gli altri, che vedranno abbattute le liste d'attesa, vantaggi per quelli che in caso di eventi acuti non si troveranno più ad avere a che fare con Pronto soccorsi affollati".
Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia
Giulio Gallera nel corso del convegno "Parte la Riforma sanitaria: i vantaggi per i lombardi", che ha organizzato, questa mattina, all'Auditorium "Testori" di Regione Lombardia, per illustrare ai cittadini la riforma sanitaria e che ha visto la partecipazione di oltre 700 persone.
30% cronici. "Tutto ciò, infatti - ha spiegato l'assessore -, accadrà percheé la presa in carico dei pazienti cronici che costituiscono il 30 per cento della popolazione lombarda e che assorbono il 70 per cento delle risorse, eviterà, come accada ora, che questi ricorrano ad un utilizzo improprio del Pronto soccorso o di visite e prestazioni".
Unici a trovare risposta a nuovi bisogni di salute. "Il modello che abbiamo costruito con un continuo e virtuoso percorso cominciato con la stesura del Libro bianco - ha sottolineato - ha tenuto conto dei mutati bisogni di salute mossi da un'aspettativa di vita sempre più elevata e da un conseguente aumento del numero di pazienti cronici di cui occuparsi che rischia di mettere in crisi il sistema universalistico. Un problema con cui tutto il mondo fa i conti e al quale solo Regione Lombardia ha avuto il coraggio di trovare una risposta".
Lettere a gennaio. "Dal prossimo mese di gennaio - ha continuato il titolare regionale della Sanità - gli oltre 3 milioni di pazienti cronici riceveranno una lettera nella quale gli sarà offerto, nel rispetto della libertà di scelta, il medico e la struttura sanitaria, tra quelli già di riferimento e territorialmente vicini, che si occuperanno del loro percorso di cura. Potranno optare sull'offerta di 294 tra medici e strutture che hanno deciso di candidarsi alla gestione della presa in carico, sottoscrivere un patto di cura e ricevere un Piano di assistenziale individualizzato (Pai) nel quale saranno inseriti tutti gli esami, le prestazioni e i controlli previsti per la sua patologia da effettuare nell'arco di un anno".
Adeguamento Pai. "Ovviamente - ha precisato- non sarà un piano rigido e qualora le condizioni del paziente dovessero aggravarsi sarà rimodulato a secondo del bisogno. L'obiettivo è solo una maggiore appropriatezza, un miglioramento delle cure e una cura del paziente in tutta la sua complessità, non solo della patologia".
Collaborazione. "Con questa evoluzione del sistema - ha concluso Gallera - che sicuramente avrà necessità di un periodo di rodaggio prima di andare a regime, valorizziamo la figura del medico di medicina generale che grazie alla collaborazione con i colleghi ospedalieri e delle strutture socio- sanitarie, potrà tenere monitorata la situazione dei propri pazienti e essere protagonista dell'organizzazione delle loro cure".
19 novembre 2017
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