Medicina del lavoro. Gallera: “La Regione promuove la salute ‘integrale’ dei lavoratori”
La rete delle unità operative ospedaliere di medicina del lavoro (Uooml) è una realtà unica nel panorama della sanità e della prevenzione in Italia e un'eccellenza a livello mondiale. Abbiamo avviato un importante riordino che permetterà ai medici del lavoro di realizzare anche specifici programmi di Total Worker Health per i lavoratori". Così l'assessore al Welfare la delibera approvata ieri dalla giunta.
21 MAR - "La rete delle unità operative ospedaliere di medicina del lavoro (Uooml), rappresenta un patrimonio specifico del sistema socio-sanitario lombardo. E' una realtà unica nel panorama della sanità e della prevenzione in Italia e un'eccellenza a livello mondiale. Con la delibera approvata dalla giunta consolidiamo la rete e ne avviamo un importante riordino che permetterà ai medici del lavoro di realizzare anche specifici programmi di Total Worker Health per i lavoratori". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia
Giulio Gallera commentando la delibera approvata dalla giunta nella giornata di ieri "Determinazioni in relazione alle Unita' operative di medicina del lavoro (Uooml) ai sensi della legge regionale 11 agosto 2015, N. 23" le cui attività sono fruibili dai dipartimenti di Igiene e prevenzione delle Ats, dai medici competenti, dalle Asst di appartenenza, da aziende pubbliche e private, lavoratori e cittadini.
Ruolo Uooml. "Quello delle Unità operative di medicina del lavoro - ha spiegato Gallera - è un ruolo assolutamente strategico perché contribuiscono a garantire protezione e promozione di salute e sicurezza per i lavoratori e i cittadini della Lombardia. Con la riforma del sistema sociosanitario lombardo, ad esse è affidato il ruolo, infatti, di servizi specialistici di Asst e di Irccs pubblici che forniscono supporto clinico e specialistico ai dipartimenti di Igiene e prevenzione sanitaria delle Ats e a soggetti pubblici e privati del nostro sistema socio sanitario. Servizi in tema di identificazione e controllo di fattori di rischio ambientale e occupazionale, di diagnosi precoce e prevenzione dei quadri patologici, avvalendosi di un approccio multidisciplinare".
Promozione della salute. "L'esperienza delle Uooml - ha sottolineato - deve porsi anche nel piu' ampio e lungimirante processo di Total Worker Health, promuovendo la salute dei lavoratori nella sua totalità. Ovvero promuovendo politiche e pratiche che integrano la prevenzione dai rischi e pericoli per la salute connessi al lavoro con la promozione del benessere del lavoratore quale azione strategica per prevenire infortuni e malattie. Nell'esercitare l'attività di medico competente le Uooml possono, infatti, realizzare anche programmi di Promozione della salute, nell'interesse dei lavoratori, valorizzando competenze ed esperienze proprie del ruolo di medico del lavoro aziendale".
Riordino territoriale. "Effetto immediato del riordino del Ssr - ha specificato Gallera - è stato il superamento della precedente organizzazione basata su 15 Asl e l'adozione della riorganizzazione del territorio lombardo in 8 Ats. E' stato quindi prioritario individuare per ognuna delle 8 Ats l'unità di riferimento della Rete Uooml. Per le Ats in cui operano più strutture della Rete (Ats Città Metropolitana di Milano, Ats della Brianza) saranno definiti i territori di competenza e i settori d'attività di riferimento per ciascuna struttura, sulla base delle esigenze del territorio stesso, delle competenze professionali e delle dotazioni strumentali".
Le Università. "Gli atenei lombardi - ha concluso - saranno una interfaccia utile al fine di fornire know how, dare risposta alle esigenze del territorio e nella messa a punto di linee di indirizzo e di orientamento della Rete per lo sviluppo qualitativo delle attività sanitarie, ambientali e formative".
21 marzo 2017
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