Allarme 5 Stelle su carenza medici di famiglia. Gallera: “Preoccupazioni condivise”
Rinviata all’attenzione della Commissione Sanità una mozione che sollecitava l’attenzione della Regione sul tema, sollecitando la Giunta ad aumentare il numero di medici abilitati in grado di frequentare corsi di formazione specifica in Medicina Generale, in accordo con i Ministeri competenti. IL TESTO DELLA MOZIONE.
08 FEB - Il Consiglio regionale della Lombardia ha deciso di rinviare all’attenzione della Commissione Sanità una mozione presentata da
Paola Macchi e
Dario Violi (M5Stelle) che sollecitava l’attenzione della Regione sul rischio di una possibile futura carenza di medici di famiglia, sollecitando la Giunta regionale ad aumentare il numero di medici abilitati in grado di frequentare corsi di formazione specifica in Medicina Generale, in accordo con i Ministeri competenti.
“Entro il 2023, secondo i dati diffusi da Enpam, l’ente nazionale di previdenza per i medici e gli odontoiatri, potrebbero andare in pensione in Lombardia 2.776 medici di medicina generale. La Lombardia deve intervenire immediatamente per evitare che nell’arco di 5 anni sia ridotta la disponibilità di medici e di conseguenza ne risenta l’offerta di servizi sanitari ai cittadini. Già ora in regione molti medici seguono anche più dei 1500 pazienti dati come limite massimo dalla legge e con la prevedibile ondata di pensionamenti la situazione potrebbe avere ricadute negative sulla salute pubblica”, spiega in una nota Paola Macchi.
Una nota del Consiglio riferisce come in Aula lo stesso assessore regionale al Welfare,
Giulio Gallera, abbia “condiviso le preoccupazioni espresse nel documento”, su cui sono intervenuti anche diversi Consiglieri regionali che hanno sottolineato la complessità e l’importanza del tema. Da qui la richiesta di Gallera di rinviare la mozione all’attenzione della Commissione Sanità per una trattazione più approfondita e un confronto più articolato, richiesta accolta dai proponenti. “L’intenzione di approfondire è seria, è però una mozione da discutere in tempi brevi”, commenta Macchi.
08 febbraio 2017
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